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Niger: istruttori italiani addestrano 250 militari e gendarmi, ma anche magistrati formatori

26-11-2018 18:20 - Ambasciate
GD - Niamey, 26 nov. - Gli istruttori italiani in Niger hanno addestrato 250 persone tra militari e gendarmi, ma anche magistrati formatori del Paese del Centro Africa, dove l'Italia è presente con una nuova ambasciata affidata al diplomatico Marco Prencipe. Si sono conclusi in questi giorni, infatti, i primi corsi di addestramento a favore delle forze di difesa e sicurezza nigerine da parte degli addestratori militari italiani dei Mobile Training Teams (MTT), inseriti nel contingente nazionale della Missione Bilaterale in Niger (MISIN). La MISIN, avviata sulla base di specifica richiesta di supporto avanzata dalle autorità nigerine a quelle italiane, ha potuto iniziare le attività dei primi MTT, rivolte innanzitutto alla formazione di istruttori nigerini, dallo scorso settembre.
I corsi, che hanno permesso di "diplomare" già 250 militari e gendarmi nigerini, si sono focalizzati, per il momento, su tre ambiti: la lotta agli ordigni esplosivi e alle mine, la sicurezza di basi aeree e aeroporti e il mantenimento dell'ordine pubblico.
In particolare, l'Esercito Italiano ha alimentato con personale dei reparti del Genio l'MTT che ha fornito ai militari nigerini selezionati gli strumenti per poter affrontare in sicurezza un campo minato e per attuare le giuste procedure di messa in sicurezza in caso di rinvenimento di ordigni esplosivi.
All'Aeronautica militare, invece, è toccato il compito di formare istruttori nigerini nelle attività di protezione e sicurezza degli aeroporti e di basi aeree militari, permettendo alla controparte di ampliare le competenze e conoscenze professionali in materia di procedure da mettere in atto per garantire la sicurezza dei velivoli e l'incolumità del personale presente negli aeroporti civili e militari.
Infine, i carabinieri hanno svolto un corso a favore della Gendarmeria locale focalizzato su procedure e tecniche per le attività di controllo della folla e di mantenimento dell'ordine pubblico.
A detta dei militari italiani, tutti e tre i corsi svolti hanno conseguito appieno gli obiettivi addestrativi prefissati, grazie anche agli eccellenti livelli di preparazione professionale del personale nigerino ammesso ai corsi. Un giudizio lusinghiero, come riferisce un comunicato dello Stato Maggiore della Difesa italiano, che è stato confermato, al momento delle relative cerimonie di consegna dei diplomi di partecipazione, dalle autorità di vertice delle forze di difesa e di sicurezza nigerine intervenute, che hanno voluto sottolineare la loro piena soddisfazione per il proficuo rapporto di collaborazione instauratosi con gli addestratori italiani e per gli ottimi livelli addestrativi raggiunti.
La MISIN è pronta anche ad ampliare l'offerta formativo-addestrativa a favore della controparte nigerina, nel caso ci ci fossero specifiche richieste ed esigenze rappresentate dalle autorità locali, "con il preciso obiettivo di supportare le forze di difesa e di sicurezza nigerine in un percorso di miglioramento e rafforzamento delle proprie capacità operative, al fine di poter svolgere un più efficace controllo del territorio, volto al contrasto dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza".
L'Italia ha inoltre organizzato a Niamey un corso per magistrati destinati a diventare formatori. L'iniziativa, realizzata dalla Scuola Sant'Anna di Pisa con il contributo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e a cui hanno partecipato una ventina di magistrati nigerini, ha avuto l'obiettivo di rafforzare le competenze pedagogiche, didattiche e metodologiche dei formatori.
Alla cerimonia di apertura del corso l'ambasciatore d'Italia in Niger, Marco Prencipe, ha sottolineato come "l'iniziativa sia il segnale concreto della volontà dell'Italia di sostenere il Niger nel settore della giustizia". Da parte Nigerina è stata auspicata la possibilità di replicare le attività di formazione, dal momento che la cooperazione con l'Italia nel settore della giustizia rappresenta un elemento particolarmente qualificante del rapporto bilaterale a fronte della necessità per la magistratura nigerina di contrastare in modo appropriato il crimine organizzato transnazionale e i traffici illeciti.


Fonte: Redazione
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