Made in Italy: da EY proposte di investimento in Uzbekistan

Dal punto di vista economico l’Uzbekistan è dominato da due realtà: a) la massiccia irrigazione artificiale e la fertilizzazione, necessaria per mantenere la produzione del cotone grezzo, la sua principale coltura (l’Uzbekistan è uno dei quattro principali produttori mondiali ); b) il crollo del vecchio sistema commerciale sovietico che ha trasformato il Paese, incentivando la produzione di una grande quantità di materie prime piuttosto che di prodotti finiti e di conseguenza gli investimenti stranieri.

Considerando il reciproco interesse e la crescita dell’interscambio commerciale tra i due Paesi che nel 2019 è aumentato del 31,7% rispetto all’anno precedente, recentemente il ministro degli Investimenti e del Commercio Estero, Sardor Umurzakov, ha parlato con il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, Luigi Di Maio, dei temi dell’aumento di investimenti e interscambio commerciale, del commercio, della cooperazione economica, finanziaria e tecnica tra i due Paesi, incluso l’apertura dell’ufficio di rappresentanza di Confindustria in Uzbekistan e la cooperazione con banche come Unicredit, Intesa Sanpaolo, UBI Bank e altre istituzioni finanziarie italiane.

Insomma, come si evince dalle proposte allegate, il mercato uzbeko possa rappresentare una concreta opportunità di crescita per il Made in Italy.