MO e Guerra Fredda: domani inedito confronto tra rappresentanti di Iran e Arabia Saudita al Festival della Diplomazia

GD – Roma, 23 ott. 19 – Al Festival della Diplomazia in corso a Roma domani 24 ottobre si disputerà un inedito e forse irripetibile confronto, quasi un duello, sull’incandescente questione quasi esplosiva della guerra fredda che si disputa giornalmente sullo scacchiere geo-politico ma anche petrolifero tra Iran e Arabia Saudita.

La Link Campus University, in via del Casale di S. Pio V, 44 - dalle ore 09:00 alle 11:00 -ospiterà infatti un incontro sul tema “Guerra fredda nel mondo islamico. Valutazioni dall’Iran e dall’Arabia Saudita”, con la partecipazione di esperti ad alto livello dei due Paesi.

A confrontarsi in un’occasione irripetibile, messa faticosamente assieme da Giorgio Bartolomucci, segretario generale del Festival della Diplomazia, ci saranno l’ambasciatore Kambiz Sheikh Hasani, senior expert dell’Istituto per gli Studi Politici e Internazionali di Teheran, e Mohammad Al Sulami, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Iranici di Riyadh; ci saranno anche Mitchell Belfer, direttore del Centro di Informazione Euro-Gulf; l’analista politico e giornalista Alberto Negri, già inviato speciale del Il Sole 24 Ore per il Vicino e Medio Oriente e ora allo IAI-Istituto Affari Internazionali.

L’incontro sarà aperto dal presidente della Link Campus University, prof. Vincenzo Scotti, e la discussione sarà introdotta e moderata dall’amb. Maurizio Melani, professore di relazioni internazionali nello stesso ateneo.

L’evento, anzi il confronto tra Iran e Arabia Saudita si colloca in un contesto di grande instabilità che, invece, richiede un quadro di sicurezza sostenibile nella Regione e mentre stanno crescendo i rischi di ulteriori destabilizzazioni e conflitti. In quest’area Iran e Arabia Sauditi sono attori di primo piano, assieme ad altre potenze regionali ed esterne. Le valutazioni espresse nella discussione potranno auspicabilmente consentire una migliore comprensione di ciò che è in gioco e delle prospettive per portare pace, sicurezza e stabilità a tutti i popoli del Medio Oriente. E forse come è avvenuto per altri conflitti Roma potrebbe essere la sede per stimolare la ripresa del dialogo chiarificatore.