05 Maggio 2024
[Testata sito web Giornale Diplomatico]
News
percorso: Home > News > Economia

Italia-Montenegro: presidenti Mattarella e Đukanović inaugurano nuova infrastruttura di interconnessione elettrica sottomarina

15-11-2019 17:28 - Economia
GD – Cepagatti, 15 nov. 19 – I presidenti della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e del Montenegro, Milo Đukanović, hanno inaugurati il ‘ponte elettrico’ sottomarino e interrato che si snoda per 445 km tra le stazioni elettriche di Cepagatti (Pescara) e Lastva, nel comune di Kotor in Montenegro. Si tratta di un’eccellenza ingegneristica a livello internazionale per innovazione e tecnologia. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha inaugurato oggi il nuovo elettrodotto da record che connette l’Italia con il Montenegro e quindi, per la prima volta, i Balcani all’Europa, con un impegno di oltre dieci anni.
L’infrastruttura in corrente continua, in linea con le tempistiche pianificate, entrerà in esercizio entro la fine dell’anno e consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno poi 1.200 MW quando sarà realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L’importo complessivo del progetto è stimato in circa 1,1 miliardi di euro.
L’opera inaugurata oggi rappresenta il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna: 423 km sono posati sotto le acque dell’Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall’approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor). Le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor rappresentano un esempio di eccellenza tecnologica dell’ingegneria civile ed elettrica e al vertice mondiale per le soluzioni nel campo dell’elettrotecnica, con la particolarità di avere il convertitore di elettricità più potente mai realizzato da Terna. L’elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati: ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017.
Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell’area balcanica.
L’interconnessione Italia-Montenegro, frutto di una solida cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dai due accordi intergovernativi firmati tra i Paesi nel 2007 e nel 2010, è considerata di rilevanza strategica per l’integrazione dei mercati elettrici a livello continentale. L’infrastruttura è stata, infatti, inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (TEN) con la banca europea EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l’analisi costi-benefici lato montenegrino.
Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l’estero gestite da Terna e consente all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. Per il Montenegro e per la regione balcanica si tratta della prima interconnessione in corrente continua e rappresenta un contributo al rafforzamento dell’indipendenza energetica del Paese e dell’intera area. Questa infrastruttura strategica è un’opportunità di sviluppo economico del Montenegro: consentirà, infatti, di ultimare il piano di rinforzo e ammodernamento della rete di trasmissione nazionale e far fronte alla domanda elettrica prevista in aumento del 2% annuo, nonché incrementare e migliorare i livelli di sicurezza e affidabilità delle forniture per gli utenti.
Il Montenegro - connettendosi alle reti elettriche di Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania e, tramite la Serbia, a Bulgaria e Romania, oltre a quella dell’Italia e quindi dell’UE - potrà così svolgere il ruolo di piattaforma di scambio dell’elettricità tra Paesi dell’Est e quelli dell’Ovest.
Il presidente Mattarella ha tra l’altro sottolineato che “la realizzazione del cavo sottomarino ha richiesto un impegno di oltre dieci anni e rappresenta un investimento di grande rilevanza e uno sforzo di ingegneria complessa e ad alto contenuto tecnologico. Questa infrastruttura ha un forte valore strategico di livello europeo: rappresenta, infatti, il primo vero ‘ponte elettrico’ fra Unione Europea e Balcani. Proprio per questo, è stato qualificato come Progetto di Comune Interesse, ovverosia come un contributo alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla integrazione delle reti di trasporto di energia a livello continentale”.
Mattarella ha inoltre rilevato che “avvicinare sempre di più gli amici Paesi dei Balcani Occidentali alla ‘Casa Comune Europea’ è obiettivo al quale la Repubblica Italiana attribuisce grande importanza. La cerimonia di oggi segna un momento di particolare importanza nell’ambito delle nostre relazioni reciproche. Questo elettrodotto è testimonianza e risultato della nostra solida cooperazione bilaterale in ambito energetico e industriale; cooperazione che si iscrive in un quadro di eccellenti rapporti a livello politico. Al riguardo, mi sembra altamente significativo poter inaugurare il presidente del Montenegro, quest’opera nel 140° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i nostri due Paesi. Un legame che è passato indenne attraverso periodi tumultuosi della storia europea, che non hanno tuttavia alterato i vincoli di amicizia e stima fra i nostri due popoli”.
Il presidente della Repubblica ha annotato che “gli esempi di positiva e fattiva collaborazione fra i nostri Paesi sono numerosi e interessano i settori più diversi, dall’industria, alla cooperazione in materia di giustizia, all’azione congiunta nel contrasto ai traffici illegali. L’Italia vede nel Montenegro un partner di riferimento, un Paese consapevole e determinato a contribuire al consolidamento della stabilità regionale, anche nella sua qualità di membro dell’Alleanza Atlantica e di Paese candidato all’Unione Europea. Siamo convinti che il destino dell’intera regione balcanica non sia scindibile da quello degli altri Paesi europei, perché i Balcani sono Europa, sono parte integrante della medesima storia e della stessa civiltà. Il percorso che il Montenegro ha intrapreso, nella prospettiva di una prossima, completa integrazione nell’Unione, merita incoraggiamento e sostegno, nella convinzione che possa essere di stimolo anche per gli altri Paesi della regione”, ha concluso Mattarella.
“Sono molto orgoglioso di inaugurare questa importante e innovativa infrastruttura, che costituisce uno snodo fondamentale per l’Unione Energetica Europea e cruciale per l’integrazione dell’intera area balcanica nell’Unione Europea, attraverso l’Italia. L’opera costituisce il volano di sviluppo per una serie di opportunità relative alla sicurezza dei sistemi energetici interconnessi e la gestione dei flussi sulla rete elettrica ed è necessaria per la crescita di un mercato elettrico integrato affidabile, efficiente e sostenibile. La gestione ottimale delle risorse deve essere, infatti, coordinata e sinergica fra i vari Paesi, specialmente fra quelli limitrofi”, ha dichiarato Luigi Ferraris, amministratore delegato e direttore generale di Terna.


Fonte: Redazione
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
[]
Media partnership
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie