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Italia-Germania: Di Maio a Canossa, la conversione europeista del leader grillino certificata a Berlino dal ministro Maas

11-11-2019 11:15 - Farnesina
GD - Berlino, 11 nov. 19 - La missione sulla Sprea del ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spianato la strada alla normalizzazione dei rapporti tra Italia e Germania alla vigilia della cena in calendario questa sera a Roma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con la cancelliera Angela Merkel.
In genere, dopo l'insediamento di un nuovo governo, a Roma come a Berlino, la prima stretta di mano in ambito bilaterale dei ministri degli Esteri dei due paesi fondatori dell'Europa Comunitaria avviene rapidamente. Questa volta sono trascorsi 55 giorni dal giuramento del nuovo Governo al Quirinale fino all'ingresso di Luigi Di Maio all'Auswärtiges Amt.
Le ambizioni sovraniste e populiste del precedente esecutivo italiano e le eccentriche simpatie grilline in Europa avevano seriamente preoccupato i governanti tedeschi. La scossa apparve irreparabile quando Luigi Di Maio, dopo un incontro col francese Christof Chalencon, leader della protesta insurrezionale dei gilet gialli, annunciò con toni bellicosi che "il vento del cambiamento ha valicato le Alpi". I nemici di Emmanuel Macron sono automaticamente nemici anche della Germania di Angela Merkel. Così, la quarantena tedesca dei 5 Stelle e del loro leader Di Maio diventò pressocchè incurabile.
Finchè, in un piovoso sabato di novembre, il traballante leader del cambiamento italiano ha indossato i panni del pellegrino penitente a Canossa, riscuotendo il perdono del ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas. Questa la percezione negli ambienti politici in Germania. Il ministro Maas ha certificato la conversione europeista di Di Maio dandogli del tu con queste parole :“Voglio manifestarti la mia stima per l'agenda così europeista e così rivolta al futuro che stai portando avanti con il nuovo Governo. Ci saranno molti elementi, lo abbiamo constatato nella nostra conversazione, con i quali possiamo intensificare ulteriormente la nostra cooperazione“.
L'imperatore Enrico IV fu ricevuto a Canossa dal papa Gregorio VII con l'intercessione di Matilde di Canossa. Nel ruolo conciliatorio della potente feudataria pontificia e vice regina d'Italia, stavoltas si sarebbe spesa la nuova castellana europea Ursula von der Leyen, riconoscente dell'appoggio grillino per la sua elezione a Straburgo.

di Enzo Piergianni


Fonte: Enzo Piergianni
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