Italia-Cina: FDI chiede convocazione dell'Ambasciatore cinese in Italia

Il deputato di FDI Federico Mollicone ha infatti detto che «la lettera dell'ambasciatore cinese Li Junhua è un chiaro tentativo di ingerenza nei confronti della nostra politica. Lanciamo un appello alla maggioranza affinchè convochi urgentemente in Parlamento il legato cinese per valutare l'attività della Repubblica Popolare Cinese e delle sue articolazioni periferiche nella nostra Nazione e lo stato dei diritti umani ad Hong Kong, Tibet e Xinjiang. Conosciamo gli strani rapporti che legano il Movimento 5 Stelle alla Cina, ma ci auguriamo che di fronte questa richiesta di cessione di sovranità ci sia un forte colpo di reni, piuttosto che una piccola scrollata di spalle come avvenuto in questi giorni».

Ed ha aggiunto che «ad Hong Kong i manifestanti vogliono libertà ed autonomia. Non a caso, Pechino li ha definiti »vicini al terrorismo«, in un inquietante parallelo con lo Xinjiang dove, in nome della lotta al terrore, vengono violati in maniera sistematica i diritti umani e represse le minoranze. Negli ultimi anni, il Partito Comunista Cinese e le classi dirigenti di Hong Kong hanno 'sinizzato' l'isola, adeguando le normative di controllo dell'ordine pubblico con quelle cinesi: infatti, le proteste hanno colpito i sensori di riconoscimento facciale utilizzati nelle strade, principale arma di Pechino per il contrasto a qualsiasi forma di dissidenza, ampiamente utilizzati nello Xinjiang», ha concluso Mollicone.