Italia-Cina: Danieli firma memorandum con gruppo siderurgico HBIS

GD - Shijiazhuang, 25 set. 20 - Nella città cinese di Shijiazhuang, nella provincia dello Hebei, c'è stata la cerimonia di firma di un memorandum fra la società friulana Danieli & C. Officine Meccaniche SpA e il Gruppo siderurgico cinese HBIS Hebei Iron and Stees, per avviare una importante cooperazione azionaria tra le due società e stabilire una partnership di lungo periodo per la fornitura di attrezzature, tecnologie e i relativi servizi di gestione. L'accordo prevede la presa di partecipazione di Danieli in Shisteel (filiale di HBIS basata in ShijiaZhuang) fino al 15% delle azioni.

Alla cerimonia di firma del Memorandum sono intervenuti il presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti; l'amministratore delegato Giacomo Mareschi Danieli; l'assessore regionale alle Attività produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini; il chairman del Gruppo HBIS, Yu Yong.

Come ha sottolineato il ministro consigliere Emanuele de Maigret, in rappresentanza dell'Ambasciata d'Italia a Pechino, “l'importante risultato raggiunto conferma l'efficacia della strategia del Gruppo italiano fondata su costanza, serietà, innovazione e soluzioni rispettose dell'ambiente, elementi necessari per affermarsi con successo nel mercato cinese“.

Il presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti ha osservato che nel complesso il mercato cinese utilizza 850 milioni di tonnellate di acciaio ogni anno, circa la metà della produzione totale mondiale e 30 volte più grande del mercato interno di Danieli in Italia. Danieli, fondata nel 1914, ha sede a Buttrio, in Friuli, ma ha filiali in tutto il mondo, inclusi Austria, Brasile, Cina, Germania, India, Paesi Bassi, Russia, Thailandia, Stati Uniti e Vietnam.

Intanto l'azienda friulana, quotata a Piazza Affari, ha annunciato la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie. Il titolo segna un rialzo del 7,24% a 13,04 euro, dopo essere arrivato a un massimo di oltre 14. L'operazione, sottoposta al vaglio degli azionisti in assemblea, prevede un rapporto di conversione di 0,65 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio e la distribuzione di un dividendo straordinario di 1,20 per ogni azione ordinaria ad operazione conclusa. Danieli ha chiuso l'esercizio lo scorso 30 giugno con ricavi in calo del 9% a 2,8 miliardi di euro, il margine operativo lordo in ribasso del 22% a 187,7 milioni e l'utile netto in flessione del 6% a 62,9 milioni. Per l'esercizio 2019/2020 il dividendo «in linea» con il precedente pari a 0,14 euro per le azioni ordinarie e a 0,,1607 per le risparmio.