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Italia-Canada: CSIC e FAIR insieme per sostenibilità e innovazione

23-06-2020 12:17 - Made in Italy
GD - Firenze, 23 giu. 20 - Il CSIC Centro Studi Italia Canada e la FAIR - The Florentine Association of International Relations. si sono alleate nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. FAIR è un’associazione no profit, apartitica e apolitica, nata per costruire un ponte tra idee, talenti, creatività dei giovani e il mondo delle imprese nel segno dello sviluppo sostenibile. FAIR nasce infatti con i giovani e per i giovani: attenzione particolare è l’empowerment delle nuove generazioni.
L'associazione opera da quasi dieci anni per trasformare questa visione in realtà attraverso attività di formazione, comunicazione, disseminazione di buone pratiche, ricerca, dialogo con un’offerta di risorse cognitive supportata da una rete, non solo nazionale, di persone che condividono valori, sapere e saper fare di qualità nei settori della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’innovazione responsabile.
L’obiettivo comune è contribuire a valorizzare i temi dello sviluppo sostenibile, mettendo in pratica azioni e progetti innovativi e inclusivi. L’Italia ha mosso i primi passi in questa direzione, ma la strada non è conclusa. Questo significa, ad esempio, contribuire a riorientare il paradigma dei sistemi produttivi delle eccellenze italiane attraverso l’applicazione dei principi dell’economia circolare e rigenerativa.
Il Made in Italy, inteso come “risorsa immateriale” del Paese e punto d’incontro della creatività e della sapienza manifatturiera, deve innovarsi e l’innovazione deve essere sostenibile e responsabile agendo sull'intera catena del valore. In tal senso il Made Green in Italy ha dato concretezza alla volontà di associare la filiera produttiva italiana, tra le più conosciute e apprezzate nel mondo, al miglioramento dei modelli produttivi e di consumo.
La qualità del Made in Italy deve portare in sé, dunque, anche la qualità ambientale del prodotto in ogni fase del ciclo di vita, dalla lavorazione e trasformazione di materie prime e semilavorati alla distribuzione e allo smaltimento.
La competitività sui mercati nazionali e internazionali non potrà non avvantaggiarsene.
Il Canada da questo punto di vista non è solo un importante partner commerciale per l'Italia. È soprattutto un soggetto internazionale legato da vicinanza culturale e affinità di valori su cui costruire un’alleanza forte nel segno dello sviluppo sostenibile.
Nel 2019 il Paese ha aggiornato la strategia federale di sviluppo sostenibile (FSDS), definendo le priorità di sostenibilità ambientale del governo canadese. Ha stabilito così i prossimi obiettivi e traguardi e enunciato le azioni per raggiungerli. È un Paese che ha identificato nella green economy un obiettivo concreto, più che un futuro di opportunità. La sostenibilità in Canada è già un presente che, grazie a innovazione e investimenti nella ricerca, permette la crescita tutelando la salute delle persone e del Pianeta.
Nell’Europa del Green Deal, in una comunità internazionale che si appresta ad affrontare la prossima Conferenza Mondiale sul clima, l’Italia è chiamata ad interpretare un ruolo da protagonista. La nomina dello Stato italiano alla co-presidenza della COP26, che si terrà a novembre 2021 a Glasgow, comporterà un impegno ancora maggiore, ponendo in essere politiche dirette a costruire un nuovo paradigma socio-economico. I temi cruciali saranno la circolarità e l’efficienza delle risorse, l’abbattimento delle emissioni di gas climalteranti, la trasformazione dei processi di lavorazione e dei prodotti implementando cicli di vita a basso impatto ambientale.
Un'opportunità ulteriore per l’Unione Europea - e per l’Italia - di approfondire i principi di cooperazione con il Canada formalmente inquadrati nell'Accordo di Partenariato strategico (SPA): diritti umani, sicurezza internazionale, tutela dell'ambiente e sviluppo sostenibile.
Con il supporto e la collaborazione di FAIR, daremo sempre più spazio a questi temi, che sono al centro delle agende internazionali di questo decennio, attraverso ricerche, focus e dibattiti aperti e quanto altro utile alla divulgazione della cultura e alla disseminazione delle buone pratiche dello sviluppo sostenibile.


Fonte: Redazione
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