05 Maggio 2024
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Istituto Giapponese di Cultura presenta Kimono, ovvero l'arte d'indossar storie

31-10-2018 18:44 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 31 ott. 18 - L'Istituto Giapponese di Cultura presenta "Kimono, ovvero l'arte d'indossar storie" dal 7 novembre al 19 gennaio nella sede di Via Antonio Gramsci, 74. La cerimonia inaugurale è stata fissata per martedì 6 novembre alle ore 18.30, con brindisi.
L'abito fa il monaco, il bambino, il giapponese, il fiore, come spiegano le quattro sezioni della mostra, ispirate a religione, infanzia, tradizione e natura, che vanno dipanando intrecci narrativi e icone su tessuto. Dalla collezione privata Manavello, in collaborazione con il Museo delle Civiltà di Roma, una selezione di pregiati kimono uomo/donna/bambino della prima metà del secolo scorso mostra risvolti (sociali), strascichi (antropologici) e storie, tessute, ricamate, tinte in filo e in capo, accompagnate da ikebana Ikenobo, Ohara e Sogetsu, bambole aquiloni e tutto il bello che c'è.
Il kimono ha costituito, sin dagli albori della propria origine, una sorta di foglio su cui la Storia e le scelte estetiche dell’uomo, determinate da innumerevoli fattori, hanno scritto e “disegnato” gli effetti dell’evoluzione della società. Essi rappresentano pertanto un’icona culturale paragonabile ad una “fotografia istantanea” di ogni epoca. La collezione Manavello comincia a prendere forma una quindicina di anni fa da una profonda passione per il Giappone e per la sua raffinatissima cultura. Ne ho intrapreso lo studio fortemente attratta dalle arti applicate, in modo particolare dai tessuti, ed altrettanto fortemente motivata ad approfondirne la conoscenza, focalizzando la mia attenzione sugli abiti ed affiancando a questa l’acquisizione di un primo nucleo di kimono di inizio Novecento…In una prima fase ho rivolto la mia attenzione a pregiati pezzi legati ad antichi metodi di lavoro e a minute fantasie: si tratta in prevalenza di abiti realizzati per una clientela di alto livello che richiede lussuose stoffe di seta tessute a telaio o decorate a mano da artisti e da abili artigiani.
Successivamente mi sono avvicinata all’ indagine dei kimono ascrivibili al primo quarantennio del Novecento, nei cui patterns, oltre ai soggetti classici sovente rivisitati in chiave moderna (i cosiddetti kimono Taisho Roman), sono presenti curiosi riferimenti a fatti di cronaca contemporanea o sorprendenti relazioni con la coeva pittura ed arte occidentali, cui il Giappone guardò con considerevole interesse soprattutto negli anni fra le due guerre. Ne sono una testimonianza, ad esempio, il piccolo kimono da bambino che richiama l’episodio bellico fra Giappone e Cina del Manchukuo (1932) o l’appariscente kimono da donna a sfondo viola, in cui l’acceso contrasto cromatico fra il fondo e le foglie e la dimensione gigantesca del motivo decorativo ricordano le estrose soluzioni dell’Art Decò… collezione Lydia Manavello, a cura di Yurina Tsurui e Maria Cristina Gasperini; allestimento di Nobushige Akiyama; testi di Lydia Manavello, Loretta Paderni (MUCIV). Per l'ikebana esporranno, nell’ordine, le scuole Ikenobo (6-23 novembre), Ohara (24 nov-7 dicembre), e Sogetsu (7-19 gennaio).
Per le visite guidate gratuite su prenotazione allo 063224754 - gruppi@jfroma.it


Fonte: Redazione
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