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Iran: ambasciatore a Roma, controffensiva diplomatica contro USA e Israele blandendo l’Italia

11-01-2020 09:27 - Ambasciate
GD - Roma, 11 gen. 20 - La Diplomazia iraniana spara ad alzo zero contro gli USA, ma anche Israele, per difendere le proprie ragioni dopo le convulse azioni dei giorni scorsi. E lo fa blandendo l'Italia. L'ambasciatore iraniano in Italia, S.E. Hamid Bayat, ha affermato infatti, in una conferenza stampa a Roma, che “l'Italia, nonostante difficoltà dovute alla congiuntura internazionale, è il Paese più vicino all'Iran in Europa”. L'Italia “ha tutte le carte in regola per avere un ruolo più costruttivo e attivo per risolvere le questioni aperte nel Medio Oriente e noi siamo disponibili ad accogliere ogni iniziativa”, ha affermato il diplomatico di Teheran, per il quale su questi temi sono stati il tema della “lunga conversazione” telefoniche che il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha avuto giovedì con il presidente Hassan Rouhani.
​Su quella che ha definito “l'azione terroristica con la quale gli Stati Uniti, violando le leggi internazionali e la sovranità iraniana hanno ucciso il generale Qasem Soleimani”, l'amb. Hamid Bayat ha ribadito la posizione ufficiale di condanna di Teheran, compresa l'accusa (una “fake news” degli USA ) secondo cui l'aereo civile ucraino sarebbe stato abbattuto da un missile iraniano.
Il diplomatico ha quindi invitato la comunità internazionale ad assumersi “le proprie responsabilità al fine di contrastare la politica degli Stati Uniti, il cui unilateralismo, che non resterà nella nostra area ma riguarderà il mondo, costerà molto alla pace”.
​Con l'uccisione del generale Soleimani, secondo il diplomatico iraniano il presidente Donald Trump voleva destabilizzare l'Iran, ma “la massiccia partecipazione di popolo ai funerali di Soleimani dimostra che il suo piano di dividere gli iraniani è fallito”. Quanto alla risposta militare iraniana, consistita nel lancio di missili contro basi USA, l' obiettivo non sarebbe stato tanto di provocare altre vittime quanto di “mostrare che l'Iran non vuole la guerra ma ha la capacità ed è pronto a difendersi contro ogni atto ostile degli Stati Uniti”.
​Sul programma nucleare civile che è il principale motivo di contrasto tra gli Usa e l'Iran, l'am. Hamid Bayat ha spiegato che Teheran ha “cominciato a ridurre i propri impegni” ma ha ribadito che “questo non significa che l'Iran abbia rinunciato” ad implementarlo, perché “anzi vogliamo mantenerlo per avere i benefici che ne derivano”. “Torneremo ai negoziati quando anche gli Usa ci torneranno e toglieranno le sanzioni all'Iran”.
​Quanto al meccanismo “Instex”, approntato dai sei Paesi europei per continuare a commerciare con l'Iran dopo le sanzioni USA ma che ancora non è entrato in funzione, l'ambasciatore Hamid Bayat ha affermato che questo potrà avvenire soltanto quando ci saranno i fondi per farlo funzionare e che questo dipende da quando si potrà vendere il petrolio iraniano. “Abbiamo chiesto all'Italia perché non fa parte dell'accordo Instex e la risposta è stata che ci stanno pensando” ha precisato in risposta a una domanda.
Per l'amb. Hamid Bayat l'instabilità nella regione mediorientale e del Golfo è dovuta essenzialmente alla presenza degli Stati Uniti e di Israele, un “regime di occupazione che va avanti grazie all'appoggio Usa la cui inimicizia non è soltanto con l'Iran ma con tutti i Paesi della regione”. Per garantire pace e stabilità “ci vogliono dialogo e collaborazione” (Israele escluso) e in tale prospettiva secondo il diplomatico di Teheran si sta muovendo la diplomazia iraniana.

di Carlo Rebecchi


Fonte: Carlo Rebecchi
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