India: oltre 150 aziende al Webminar dell'Ambasciata d'Italia

L'appuntamento si è concentrato in particolare sugli strumenti finanziari per le sussidiarie indiane di compagnie italiane e per le joint venture indo-italiane che in questo momento affrontano problemi di liquidità. Il seminario è stato aperto dall'amb. Vincenzo de Luca, che ha evidenziato come «il Sistema Italia in India sta agendo attivamente online per continuare a sostenere il Made in Italy in collaborazione con i partner indiani, e sta favorendo la massima diffusione degli strumenti finanziari attivati per sostenere gli investimenti italiani in India».

In rappresentanza di Simest, che, negli anni, ha realizzato la compartecipazione con 35 aziende italiane in India, erano collegati il presidente amb. Pasquale Salzano, l'amministratore delegato Mauro Alfonso e Carlo de Simone, senior expert del Servizio External Relations.

Salzano ha sottolineato come la Simest, attiva da quasi trent'anni a supporto dell'export e dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, «sta assumendo un ruolo ancor più centrale in questa fase delicata. L'India, motore di traino dell'economia mondiale anche in questo momento di difficoltà rappresenta un'importante destinazione».

Alfonso ha illustrato le modalità della moratoria di 12 mesi concessa da Simest alle aziende finanziate, in risposta alla crisi generata dal Covid 19, ricordando i principali settori di intervento di Simest in India, meccanico, metallurgico e chimico petrolchimico: «Negli ultimi tre anni abbiamo effettuato 19 operazioni di finanziamento per un importo di 5 milioni di euro, e 6 operazioni di supporto al credito all'export, per 21 milioni di impegni».

Hugo Doyle, responsabile International Public Affairs di Intesa Sanpaolo, è intervenuto in rappresentanza del settore bancario. L'istituto è presente in India dal 1988 con un ufficio a Mumbai. Doyle ha affermato che «l'ampia e diversificata base dell'export italiano giocherà un ruolo cruciale nel rilancio dell'economia globale», e si è detto convinto che «anche nell'attuale contesto l'attrattività del mercato indiano, sia per le dimensioni che per le prospettive di crescita, resta confermata».

Il moderatore del webinar Claudio Maffioletti, Direttore della Indo-Italian Chamber, ha infine riassunto i dati emersi da un instant survey realizzata sui propri associati: in media le aziende italiane in India hanno dichiarato di avere una disponibilità di cassa di 4 mesi e hanno chiesto strumenti finanziari immediati, a tassi di interesse ridotti, se non nulli.