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ISPI: presidente Massolo, “I tempi cambiano e l’Istituto si rinnova”

02-09-2020 19:49 - Opinioni
GD - Roma, 2 set. 20 - “Nei tempi bui del lockdown abbiamo tenuto ‘le nostre luci accese’. Oggi aumentiamo la nostra potenza di fuoco per accenderne molte altre”. Così il presidente dell’ISPI-Italian Institute for international political studies, l’amb. Giampiero Massolo, ha spiegato la mutazione in atto in quello che è, ormai da cinque anni, il primo think tank italiano: un nuovo management, un’attività digitale sempre maggiore, una internazionalizzazione sempre più spinta, una sede - lo storico Palazzo Clerici, a Milano - rinnovata durante il lockdown e capace di accogliere più di mile persone. All’altezza dell’impegno che attende l’ISPI l’anno prossimo quando, ricevuto il testimone dal think tank saudita Kapsarc, sarà il coordinatore delle centinaia di istituti di analisi politica dei Paesi del G20, quelli più industrializzati del mondo.
Da settembre, è l’annuncio che si può leggere sul sito dell’ISPI, la gestione operativa delle attività sarà affidata ad un management nuovo e più giovane: Francesco Rocchetti come segretario generale; tre direttori, ossia Francesca Delicata per l’area imprese, Serena Massimi per Rome MED e le conferenze internazionali, e Antonio Villafranca per la ricerca; Francesca Robbiati come responsabile degli affari generali. Il management strategico, lo sviluppo internazionale, il fundraising. Le iniziative di punta dell’Istituto continueranno ad essere seguite da Paolo Magri, nel suo ruolo di vice presidente esecutivo, in stretto raccordo con il consiglio d'amministrazione e lo stesso presidente, Giampiero Massolo.
Sempre più digital con 11 milioni di visualizzazioni video sui social media, 4 milioni di visitatori al sito, un nuovo podcast di successo, Rome MED 2020 virtual, corsi e master al 100% online: questi i risultati dell’esperienza digitale dell’ISPI a oggi. Se il lockdown ha costretto tutti a “convertirsi” al digitale, si afferma all’ISPI, “noi continueremo ad esserlo 'per scelta' per la maggior parte delle nostre attività, anche in futuro. Ma resteremo digitali con le migliori professionalità e i migliori supporti tecnologici, a partire dalla nuova 'virtual conference room' e da una moderna 'media room' approntate negli ultimi due mesi”.
Sempre più internazionali. In quanto primo think tank italiano, l’ISPI sente la responsabilità di portare i risultati della sua ricerca e delle sue iniziative nel dibattito internazionale e nella comunità dei think tank. È quanto fa già da tempo con la sua iniziativa di maggior rilievo, Rome MED, e con altri network prestigiosi. “Lo faremo in particolare il prossimo anno, quando il centro saudita Kapsarc passerà il testimone a ISPI come Coordinatore nazionale e Chair del T20, nell’ambito del G20 italiano. Un ruolo che ci porterà a lavorare intensamente con centinaia di think tank di tutto il mondo”.
Una sede più ampia e sempre più moderna. Palazzo Clerici, la splendida sede dell’ISPI dal ‘41, può ospitare oltre 1000 persone nelle sue 6 sale conferenze, oltre a 60 membri dello staff. In aggiunta alla nuova virtual conference room e alla moderna media room, i lavori di rinnovamento effettuati dopo il lockdown hanno permesso la realizzazione di una nuova ampliata sala conferenze, per accogliere più partecipanti anche con distanziamento sociale, e una nuova area uffici, per fare spazio a 12 nuovi colleghi che si uniranno all’ISPI per gestire gli ambiziosi programmi futuri.  
Una crescita resa possibile dal generoso sostegno di aziende ed istituzioni socie dell’ISPI, che hanno tutte confermato il loro appoggio nonostante la crisi Covid. Una fiducia ulteriormente rafforzata dall’ingresso di undici nuovi associati nel 2020: Artom Strategies, Assoimmobiliare, BNL-BNP Paribas, Cattolica Assicurazioni, Engie, F2A, Finlombarda, IBM, Pfizer, Simest e SARI.

di Carlo Rebecchi


Fonte: Carlo Rebecchi
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