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IIC Stoccolma: “TUTTO.Leonardo” installazione multimediale di Mariangela Levita per 500 anniversario del Genio

21-11-2019 14:23 - Ambasciate
GD – Stoccolma, 21 nov. 19 – “TUTTO.Leonardo” è un’installazione multimediale ideata dall'artista italiana Mariangela Levita per l’Istituto Italiano di Stoccolma, in occasione del suo 61° anniversario. L'opera site-specific intende celebrare in chiave del tutto contemporanea il genio sconfinato di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte. “TUTTO.Leonardo” nasce grazie a una collaborazione tra l’Istituto stesso e l’Ambasciata d’Italia in Svezia, nell’ambito del piano di promozione integrata “VivereALL’Italiana”.
L'opera site-specific intende celebrare in chiave del tutto contemporanea il genio sconfinato di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte. Per la creazione della sua opera, Mariangela Levita parte dal riconoscimento della genialità e poliedricità di due maestri della storia italiana e mondiale, Leonardo da Vinci e Gio Ponti, il quale progettò e realizzò l'Istituto proprio 61 anni fa, grazie all'intuizione dell'ingegnere e archeologo Carlo Maurilio Lerici, che, animato da un forte desiderio di innovazione, sostenne gran parte dell'impegno finanziario.
“TUTTO.Leonardo è un omaggio metafisico di una “pittrice” contemporanea al genio del Rinascimento Leonardo da Vinci. Parafrasando le sue celebri affermazioni in materia di rapporto tra le arti, Mariangela Levita fa propria la sorellanza tra esse, ma supera le antiche gerarchie creando per l'Istituto Italiano di Stoccolma un “progetto totale” che coniuga in senso lato Leonardo e Gio Ponti, pittura e architettura, luce e colore, segno e suono.
Partendo dalla poliedricità dei due maestri della storia italiana – e mondiale – l'artista trasfigura i loro precetti sull'uso del colore e della luce in una sintesi visiva che coinvolge sia la facciata dello storico edificio, a 61 anni dalla fondazione, che media analogici e digitali.
Levita associa la visione mentale e percettiva del “tutto” circostante enunciata da Leonardo nel Trattato della Pittura con il ruolo fondamentale della finestra nella filosofia di Gio Ponti, uno spazio fisico iconico, arredabile e funzionale, e trasforma le oltre 100 finestre della facciata svedese, modularmente differenti, in “schermi diaframmi” partendo dalla teoria dei colori semplici ravvisati da Leonardo in natura: “il bianco metteremo per la luce senza la quale nissun colore veder si può, ed il giallo per la terra, il verde per l'acqua, l'azzurro per l'aria, ed il rosso per il fuoco, ed il nero per le tenebre” (Leonardo, Trattato della pittura, cap. CLXI).
“TUTTO.Leonardo” è una composizione ritmica declinata al dialogo dei colori nell'insieme, ogni singola finestra funge da filtro monocromo sullo spazio circostante e, organicamente ad esso, è attivata, a seconda dell'ora, dalla luce naturale o da quella artificiale rispecchiando la vita quotidiana del palazzo in un rapporto osmotico tra il dentro e il fuori.
La visione poliedrica dell'arte e le sensazioni sintetiche che essa genera nell'essere umano, sintetizzate egregiamente dall'uomo simbolo del Rinascimento, insieme alla visione totale che dell'arte aveva Gio Ponti, sono tradotte in un linguaggio contemporaneo da Mariangela Levita in un'opera video che, oltre ad essere proiettata nell'auditorium progettato da Pier Luigi Nervi, si diffonde attraverso i canali tecnologici dell'epoca contemporanea dal web ai social network.
Come la facciata si trasforma in una partitura ritmica di colori così il video traduce in un alfabeto cromatico gli enunciati leonardeschi “la pittura una poesia muta, la poesia una pittura cieca”, la musica la rappresentazione delle cose invisibili anche materialmente trascritti in 22 tavole che compongono un ideale spartito.
Pur condividendo in qualche modo la superiorità dell'occhio, ovvero della vista, sugli altri sensi, Levita attribuisce nel suo lavoro un ruolo fondamentale alla musica, traducendo le lettere in colori e a loro volta in suoni. A corollario di questa visione totale dell'arte, l'artista in collaborazione con il compositore di musica techno Domenico Crisci ha concepito in edizione limitata - 10 per ciascuno dei sei colori semplici - un disco in vinile con doppia traccia ispirata al tamburo meccanico di Leonardo che sarà presentato nel prossimo febbraio durante la Stockholm Design Week.
In un'epoca in cui la pittura è considerata un medium “antico” se non desueto, Mariangela Levita, abituata a confrontarsi con lo spazio pubblico e a lavorare in simbiosi con l'architettura, è una “pittrice sui generis”, in cui il pennello lascia spesso il posto al pantone e il segno si tramuta in bit elettronico.
Partendo dall'ideale leonardesco che la pittura è cosa mentale, TUTTO.Leonardo abbraccia il concetto della totalità delle arti di Gio Ponti arrivando ad applicare concretamente il suo pensiero ovvero che tutto al mondo dev'essere coloratissimo!
Mariangela Levita (Aversa 1972), vive e lavora tra Napoli e Londra. Grazie ad una ricerca sovra linguistica le opere di Mariangela Levita mirano a creare un rapporto empatico con il pubblico, a stimolare la percezione visiva senza seguire una logica figurativa e tantomeno narrativa.
Superato il gap della rappresentazione del reale e lo scardinamento dei propri codici linguistici, il medium pittorico nella ricerca della Levita diviene pratica auto-riflessiva, analisi di un codice, meta-pittura che elabora criticamente il rapporto con la tradizione e allo stesso tempo affina gli strumenti per ridefinire il presente di questo medium. L'artista ha esposto in numerosi musei e gallerie in Italia e all'estero tra cui Museo Pecci (Prato), Museo MADRE (Napoli), SAM Select (Colonia), Castello Di Rivalta (Torino), Galleria Comunale di Monfalcone, e nel 2013 alla Voice Gallery di Marrakech e alla FAMA Gallery di Verona. Ha realizzato diverse opere pubbliche permanenti tra cui: Uno Sguardo Sospeso (Padiglione Palermo, Ospedale A. Cardarelli, Napoli 2007), Self-Definition (Linea 6 Stazione 2 Metropolitana di Mergellina, Napoli 2008), Geometrical Sequence In Colour (Ponte Don Bosco, Napoli 2010), Flag Down (Casa dei Cristallini, Napoli 2012), We Transfer (Byblos Art Hotel villa Amistà, Verona 2014).


Fonte: Redazione
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