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Gruppo Manutencoop: da Bologna alla Turchia

05-07-2018 15:41 - Ambasciate
Il presidente di Rekeep con l'ambascisatore turco Il presidente di Rekeep con l'ambascisatore turco
GD - Bologna, 5 lug. 18 - Alla festa per i primi 80 anni dalla fondazione del Gruppo Manutencoop, ora divenuto Rekeep SpA, nella cornice della Casa dei Cavalieri di Rodi a Roma, il presidente Claudio Levorato e l'amministratore delegato Giulio di Bernardo hanno ricevuto molti complimenti per la recente strada intrapresa dall’azienda. Tra gli altri ospiti c’è stato il giornalista e divulgatore storico Corrado Augias che ha intrattenuto gli invitati con una lezione storica sui monumenti circostanti, in particolare il Vittoriano, con tante curiosità e aneddoti.
Ma sicuramente la presenza di maggior prestigio è stata quella dell’ambasciatore della Turchia in Italia, Murat Salim Esenli, il quale ha rilasciato in esclusiva al "GIORNALE DIPLOMATICO" un commento.
D.: Qual è la sua valutazione di questo evento?
R.: “Prima di tutto penso dovremmo partire dalla sede, una sede storica, e questo luogo a cui probabilmente non si avrebbe avuto accesso, noi siamo grati per l’ospitalità di Argos. Questa compagnia è veramente una compagnia rispettabile, si occupa di servizi medici, avendo all’attivo ottanta anni di servizio, ora stanno operando questo cambiamento poiché stanno diventando sempre più adattabili con la realtà. La Turchia è una nazione che sta lavorando con Rekeep e noi auguriamo tutto il meglio a questa azienda sperando che nei prossimi ottanta continueranno a festeggiare con differenti gruppi di persone”.
D.: Come valuta il nuovo brand Rekeep?
R.: “Penso che questo nuovo brand sia probabilmente qualcosa di molto più attraente per le nuove generazioni”.
La Manutencoop ha da pochissimo cambiato denominazione sociale in Rekeep Spa, proprio per puntare ad allargare i suoi partner internazionali: oltre agli 40 Paesi in cui è presente, come Francia e Italia, si aggiunge ora anche la Turchia con l’obiettivo di 2accelerare lo sviluppo del business in ambito sanitario" tramite la costituzione di una joint venture con United Group.
"Il nome Rekeep nasce dall’unione del prefisso 'RE', che punta a sottolineare un nuovo inizio a seguito della proiezione internazionale della Società, e la parola 'KEEP', per il suo significato di tenere, mantenere, conservare, continuare, che richiama, quindi, in maniera immediata la missione del Gruppo che si “prende cura” della qualità degli ambienti in cui vivono le persone per migliorarne la qualità complessiva di vita. Si tratta, pertanto, di un nome pensato per una platea di pubblici internazionali: un ‘suono’ semplice, diretto, in grado di porsi in modo amicale e autorevole al tempo stesso", ha detto l’amministratore delegato di Rekeep, Giuliano Di Bernardo, secondo il quale "questo cambiamento del nome è anche dovuto ad un nuovo sguardo internazionale per cogliere le sfide che il facility manager richiede in tutta Europa".
L'ampliamento della presenza in Turchia è, appunto, funzionale alla crescita di Rekeep nel lungo termine e consente di rafforzare l’offerta oltre che, in prospettiva, di penetrare in nuovi mercati limitrofi.
Secondo Di Bernardo “la joint venture permetterà, in particolare, di combinare l’elevato know-how nei servizi nel settore sanitario di Rekeep, la sua eccellenza e capacità di innovazione, con la conoscenza del mercato turco di United Group. La solida reputazione, la forte presenza locale e la competenza del management team rendono, infatti, United Group il partner ideale per lo sviluppo del business in ambito sanitario in Turchia."
Anche il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, Andrea Gnudi, ha commentato l’evoluzione dell’azienda emiliana e l’ampliamento in Turchia dell’attività commerciale, dichiarando che “dopo anni di grande sofferenza di tutto il sistema cooperativo, e non solo, che hanno afflitto tutto il tessuto produttivo del nostro territorio è con grande soddisfazione che finalmente possiamo assistere a una ripartenza delle eccellenze locali di rinomata tradizione. Il grande merito è di chi non si è dato per sconfitto e ha saputo accettare le rinnovate sfide contemporanee, perseguendo l’innovazione all’ interno dell’azienda e cercando di adeguare l’organizzazione interna alle nuove esigenze di flessibilità e dinamicità”. 

di Pietro Vultaggio


Fonte: Pietro Vultaggio
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