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Gruppo Danieli costruirà in Russia prima acciaieria green d'Europa

02-09-2020 19:08 - Made in Italy
GD – Udine, 2 set. 20 –Maxi commessa green in Russia per la Danieli, multinazionale friulana leader nell'impiantistica. Un nuovo significativo successo per il Made in Italy. Il gruppo, infatti, consegnerà una acciaieria green alla società privata russa OMK, un impianto del costo di 430 milioni di euro, ma con un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. Si tratta di una installazione industriale innovativa, con un impatto ambientale molto minore rispetto agli altiforni che sfruttano tecnologie più tradizionali. E la firma dell’accordo si è svolta in pompa magna in collegamento tra la Russia e l’Italia, nel corso della quale sia i russi che gli italiani hanno sottolineato più volte la sostenibilità ambientale della acciaieria che sarà realizzata, soddisfacendo, tra l'altro, tutte le norme in materia sia europee che russe e mantenendo un livello basso di emissioni di inquinanti nell'atmosfera.
La storica azienda, fondata da Luigi Danieli a Buttrio (Udine), ha rapporti consolidati con la Russia, cominciati negli anni '80. Soddisfazione per l’intesa è stata espressa dalle autorità russe e dal presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, parlando anche a nome del Governo italiano. «Siamo soddisfatti», ha detto il governatore, «non solo per l'impegno economico, ma anche per la capacità di convertire un'industria pesante come quella siderurgica in produzione sostenibile. L'augurio è che la collaborazione con la Russia possa continuare ma anche svilupparsi».
«Sarà il primo impianto eco-friendly della regione russa di Nizny Novgorod», ha detto Giampietro Benedetti, presidente della multinazionale della siderurgia Danieli durante la presentazione dell'accordo in Russia. Erano presenti in collegamento da Mosca, il governatore della Regione russa Gleb Nikitin e il presidente della Omk, Anatoly Sedykh; da Trieste, con il presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti, il governatore Massimiliano Fedriga.
Benedetti si è soffermato sui consolidati rapporti che la Danieli ha con la Russia «Siamo presenti nell'area sin dal 1982. Il primo impianto lo abbiamo realizzato in Bielorussia, in collaborazione con la Pirelli, seguito da quello in Ucraina, in collaborazione con la Oto Melara. Siamo stati dei veri pionieri». Sulle sfide future della siderurgia, per Benedetti «occorrerà pensare a breve a una sostituzione degli altiforni di vecchia generazione. Ricambio che riguarderà numerosi impianti, in Europa e anche negli Stati Uniti. Noi siamo pronti». Benedetti ha ringraziato per l'ospitalità il presidente Fedriga, «sincero sostenitore della collaborazione con la Russia».
L'ambasciatore italiano in Russia, Pasquale Terracciano, ha presenziato alla cerimonia di firma del contratto del valore di circa 400 milioni di euro fra l'azienda russa OMK, leader nel settore siderurgico, e il Gruppo italiano Danieli per la realizzazione della acciaieria, che verrà realizzata nella Regione di Nizhny Novgorod, che sfrutterà le tecnologie avanzate prodotte dal gruppo friulano e sarà all'avanguardia non solo in Russia ma nel mondo. «Il segreto per rafforzare la collaborazione economica tra i nostri Paesi è quello di affiancare al tradizionale Made in Italy, il cosiddetto Made with Italy», ha detto l'amb. Terracciano. «La Federazione Russa è un Paese con grandi risorse e con enormi potenzialità di sviluppo, ed è importante quindi non limitarsi unicamente all'esportazione dei prodotti del made in Italy, ma favorire accordi che prevedono l'utilizzo delle tecnologie italiane all'avanguardia, come in questo caso, dove il know-how di Danieli permetterà di conciliare sviluppo economico e tutela ambientale».
«L'industria nazionale e l'eccellenza dell'industria, tra le quali c'è certamente il gruppo Danieli, con l'accordo presentato, è entrata appieno nel new deal dell'economia sostenibile. Un fatto importante ancora più se parliamo di industria pesante, come la siderurgia. È certamente un fatto di straordinario rilievo per il mondo e per la nostra Regione», ha commentato Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico.


Fonte: Redazione
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