Farnesina: saluto di Giovanni Pugliese a Stampa Estera, “un anno entusiasmante”

GD - Roma, 21 set. 20 - “L'anno passato al Servizio Stampa della Farnesina è stato davvero intenso ed entusiasmante, questo anche grazie ai frequenti contatti con molti di voi, che rappresentate il ‘motore' della comunicazione sia politica, sia istituzionale del Ministero degli Affari Esteri nella sua proiezione al di fuori dei confini italiani”. Lo ha scritto il ministro plenipotenziario Giovanni Pugliese, capo del servizio per la stampa e la comunicazione istituzionale, in una lettera di saluto inviato all'Associazione della Stampa Estera in Italia.

“Voglio quindi ringraziarvi di cuore per lo scambio di informazioni, ma anche di idee, che ha accompagnato la nostra collaborazione e per la correttezza e comprensione che avete sempre dimostrato nella vostra così antica e nobile professione”, ha aggiunto il diplomatico.

Pugliese lascia l'incarico di Capo del Servizio Stampa della Farnesina dopo essere stato designato ad assumere le funzioni di Ambasciatore d'Italia in Algeria. “Non conosco ancora la data esatta di assunzione ad Algeri (essa dovrebbe cadere comunque entro la fine dell'anno)”, ha spiegato il diplomatico che, nel suo ‘percorso di avvicinamento' al nuovo incarico, si trasferisce da oggi alla Direzione Generale per gli Affari Politici, “un'opportunità che mi è stata concessa per fare una ‘full immersion' sul dossier algerino. Si tratta per me di una prospettiva particolarmente stimolante, in un Paese non facile, ma affascinante e molto importante per l'Italia e con un potenziale enorme di ulteriore sviluppo dei rapporti bilaterali”, ha aggiunto Pugliese.

Nel ringraziare i corrispondenti stranieri con i quali ha avuto modo di lavorare, Pugliese si è rivolto in particolare a quelli che “si occupano o che si occuperanno anche di Algeria (e dell'area MENA in generale). Spero naturalmente che questo sia solo un arrivederci e di poter presto avere l'occasione di sentirci telefonicamente o, ancora meglio come si dice in questi tempi di Covid, di vederci ‘in presenza'”.