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Difesa: ministro Guerini bilaterale con omologa francese

09-07-2020 19:07 - Persone
GD - Roma, 9 lug. 20 - Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha ricevuto al Circolo Ufficiali Pio IX, la collega francese Florence Parly per discutere dei principali dossier d’interesse bilaterale. Per il ministro Parly, accompagnata dall’Ambasciatore francese Christian Masset, si tratta della prima visita all’estero dopo la fine delle restrizioni ai viaggi dovuti all’emergenza sanitaria. L’ultima, prima del lockdown, era stata sempre in Italia in occasione del vertice intergovernativo a Napoli, lo scorso 27 febbraio.
“Grande soddisfazione per lo stato delle eccellenti relazioni” è stata infatti espressa da entrambi gli interlocutori all’apertura dei lavori questa mattina a Roma. I due ministri, che nel corso dell’emergenza sanitaria hanno mantenuto rapporti costanti (avvenuti in videoconferenza in occasione dei vertici ministeriali Nato e UE e nel corso di varie bilaterali telefoniche) sono stati firmatari lo scorso 29 maggio di una lettera congiunta, insieme a Germania e Spagna, che richiamava l’UE alla massima attenzione sulla Difesa e Sicurezza e relative iniziative, e sul tema del capitolo di spese, anche nell’ambito del piano di rilancio economico post Covid.
Tra gli oggetti dei lavori di oggi, la riaffermazione del comune impegno al contrasto delle violazioni dell’embargo sul traffico di armi in Libia. In tal senso entrambi hanno espresso con decisione la necessità di un “rilancio del processo di Berlino”.
“Non esiste una soluzione militare alla crisi libica, non esiste una soluzione che veda una Libia divisa. È indispensabile contenere qualsiasi deriva di polarizzazione della crisi”, ha affermato Guerini.
Posizione che lo stesso ministro Guerini aveva manifestato martedì ad Ankara al collega turco Akar, auspicando che si favorisse un nuovo impulso al dialogo intra-libico.
Anche al ministro Parly, Guerini ha ribadito il forte impegno dei militari italiani in favore della popolazione libica, contribuendo alla campagna di sminamento per la bonifica degli ordigni disseminati durante gli scontri dell’ultimo anno e attraverso il supporto sanitario all’ospedale militare di Misurata.
Fortemente connesso alla crisi libica, il ruolo della missione Irini, riguardo alla quale entrambi i ministri ritengono necessario “ogni sforzo possibile affinché sia un successo”. “Al riguardo”, ha ribadito Guerini, “siamo pronti a favorire dialogo e cooperazione tra tutti gli attori per prevenire eventuali episodi conflittuali, e assicurarci che tutti diano il proprio contributo al rispetto dell’embargo”.
Proprio a sottolinearne l’importanza, nel pomeriggio, i due ministri della Difesa hanno effettuato una visita congiunta al Quartier Generale della Missione Irini a Centocelle, per un aggiornamento sullo stato delle operazioni.
Allo stesso modo “dialogo e cooperazione” sono stati riaffermati come “unici strumenti per la ricerca di una negoziazione che in nessun caso può accettare atteggiamenti provocatori” anche nella discussione sull’area del Mediterraneo Orientale, zona di convergenza di diversi interessi nazionali. Tema su cui l’Italia da tempo richiama l’attenzione di tutti gli attori coinvolti, ribadendo “ferma intenzione nel veder garantiti i principi di diritto internazionale e nostro dovere compiere ogni sforzo per alimentare un percorso di dialogo e confronto che ricostruisca il necessario spirito collaborativo”.
Nell’ambito della lotta al terrorismo internazionale, il ministro Guerini ha ribadito l’intenzione di rinforzare la presenza nell’area del Sahel, partecipando alla Task Force Takuba. “Il Parlamento italiano”, ha dichiarato Guerini, “completerà l’iter di approvazione dei nostri impegni internazionali e, a valle di tale passaggio, la Difesa italiana sarà pronta a prendere parte all’iniziativa in quell’area di elevata rilevanza strategica” considerata “fulcro dell’arco di instabilità che va dalla Libia, e quindi dalle coste del Mediterraneo, al Golfo di Guinea”.
Infine, sul capitolo della cooperazione industriale, il ministro italiano ha detto di essere “orgoglioso di constatare che i nostri Paesi si distinguono nella cooperazione europea, la PESCO, dove complessivamente guidiamo 20 progetti su 47 e compartecipiamo in numerosi altri”. In questo senso “la nostra tradizione di cooperazione nel settore Difesa prosegue e continuerà ad arricchirsi, contribuendo a mantenere e far prosperare la base tecnologica e industriale del continente”. I due Ministri hanno convenuto di seguire, in tema di cooperazione industriale, il virtuoso esempio dell'accordo tra Fincantieri e Naval Group anche in altri settori come ad esempio quello dello spazio e dei sistemi di difesa antimissile, della progettualità multilaterale per un drone europeo, e di continuare a confrontarsi sul tema del mezzo pesante di nuova generazione.
In merito alla NATO, i due ministri della Difesa di Italia e Francia hanno concordato che l'Alleanza e il legame transatlantico rappresentano uno dei due pilastri della Sicurezza, da intendere in una visione complementare con l'Unione Europea. Ciò significa "ricercare sinergie e collaborazione tra le due organizzazioni per rendere entrambe più efficaci in una visione di complementarità" ha affermato Guerini.


Fonte: Redazione
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