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Covid: nuovi approfondimenti da Ambasciata d'Italia a Seoul

05-08-2020 00:19 - Ambasciate
GD - Seoul, 5 ago. 20 - L'Ambasciata d'Italia in Corea del Sud ha reso noti i nuovi approfondimenti sull'evoluzione burocratica connessa al Covid-19. nelle relazioni del Paese orientale con l'Italia.
1. Sospensione dell'accordo bilaterale Italia-Corea sull'esenzione da visti d'ingresso.
La Repubblica di Corea ha sospeso temporaneamente, a partire dal 13 aprile scorso, lo "scambio di note sull’esenzione da visti d’ingresso e applicazione di tariffa dei visti" tra Italia e Corea, entrato in vigore il 5 maggio 1975.
La sospensione riguarda l'ingresso dei cittadini italiani in Corea di breve durata (inferiori ai 90 giorni) e in possesso di un passaporto ordinario. Tale provvedimento non ha alcun effetto su coloro che si trovano già in territorio sudcoreano.
Sono altresì sospesi tutti i visti validi d'ingresso singolo (C-1) e multiplo (C-3) rilasciati dalle autorità coreane prima del 5 aprile scorso incluso. Tutti i cittadini interessati dovranno pertanto farsi rilasciare un nuovo visto d'ingresso in Corea.
Medesima misura è stata adottata dalle autorità coreane anche nei confronti degli altri Paesi Schengen.
Per ulteriori informazioni sull'applicazione delle summenzionate disposizioni, si suggerisce di contattare direttamente le competenti rappresentanze diplomatico-consolari coreane a Roma e a Milano.
2. Sospensione dell’esenzione dei permessi di rientro in Corea per gli stranieri in possesso di visti di soggiorno di lunga durata.
Le autorità coreane hanno disposto, a partire dal 1 giugno 2020, la sospensione dell’esenzione dei permessi di rientro per tutti gli stranieri in possesso di visti di soggiorno di lunga durata (tranne i visti di categoria A1, A2, A3 e F4).
Tutti gli stranieri che risiedono in Corea con visti di soggiorno di lunga durata, ad eccezione dei possessori di visti A1, A2, A3 e F4, devono fare domanda per un permesso di rientro tramite il locale ufficio di immigrazione o l’aeroporto prima di lasciare la Corea se desiderano mantenere il loro status e periodo di soggiorno. A coloro che lasciano la Corea senza il permesso di rientro viene annullata l’Alien Registration Card e sarà pertanto necessario ottenere un nuovo visto ingresso di lunga durata.
Lo straniero, che ha il permesso di rientro, deve inoltre sottoporsi ad un esame medico nelle 48 ore precedenti la data della partenza per la Corea e presentare una diagnosi scritta alla compagnia aerea e all’ufficiale dell’immigrazione qualora richiesto. Il certificato deve essere scritto in inglese o coreano, firmato da un dottore e rilasciato da un istituto medico autorizzato, includere la data dell’esame e la presenza o assenza di febbre, tosse, mal di testa, brividi, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e problematiche polmonari. Senza tale certificato si potrebbe essere respinti alla frontiera.
Gli stranieri che ottengono un “Isolation Exemption Certificate”, rilasciato dalle Ambasciate e Consolati della Repubblica di Corea, sono esentati da tale esame medico e dalla diagnosi scritta.
Per maggiori informazioni, consultare la sezione "Q&A" del sito dell'Ambasciata, contattare l'Immigration Contact Center al n. 1345 o visitare il sito web www.hikorea.go.kr.
3. Misure speciali sudcoreane per gli ingressi nel Paese.
Dal 1 aprile 2020 è in vigore la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo in Corea.
1. Tutte le persone provenienti dall'estero sono soggette, a prescindere dalla cittadinanza e dalla regione di provenienza, all’isolamento di 14 giorni e al monitoraggio attivo delle autorità coreane attraverso la c.d. Self-Quarantine Safety and Protection App da installare sui propri smartphone al momento dell'ingresso nel Paese.
2. Tutti i viaggiatori, anche se asintomatici, sono sottoposti al test al Covid-19 nelle apposite strutture sanitarie allestite presso il porto o l'aeroporto d'ingresso. Le persone risultate positive sono ricoverate per il trattamento in apposite strutture o sottoposte al monitoraggio presso un "Living Treatment Center" a seconda della gravità dei sintomi, mentre le persone risultate negative devono osservare l'autoisolamento monitorato di 14 giorni.
3. I cittadini stranieri asintomatici in possesso di visti d'ingresso di lungo termine che hanno una residenza in Corea devono osservare la quarantena presso il proprio domicilio. I cittadini stranieri con visti di breve termine e tutti gli altri viaggiatori sprovvisti di un domicilio in Corea devono autoisolarsi nelle strutture indicate dalle autorità di immigrazione a spese proprie, che possono arrivare fino a 150.000 Won sudcoreani pari a circa 110 Euro al giorno.
4. Sono previste eccezioni alla quarantena per visti diplomatici (A1), visti ufficiali (A2) e nel caso di presenza di specifici accordi bilaterali con il Paese di provenienza (A3). È inoltre possibile ottenere un apposito certificato (Isolation Exemption Certificate) per viaggi d’affari e visite accademiche o umanitarie da parte delle autorità diplomatico-consolari coreane competenti al rilascio del visto d’ingresso.
In entrambi i casi, il viaggiatore è comunque sottoposto al test al Covid-19 all'arrivo nel Paese ed e soggetto al cosiddetto "monitoraggio attivo" attraverso la registrazione sulla Self-Analysis App e le telefonate a cadenza giornaliera da parte delle autorità sanitarie coreane.
5. Non sono soggetti alla quarantena coloro che rimangono esclusivamente nell’area transiti dell’Aeroporto Internazionale di Incheon, ma una volta abbandonata tale area, anche soltanto per prelevare il proprio bagaglio, tutti i passeggeri sono sottoposti alle misure di quarantena.
6. Tutti i cittadini stranieri che violano le suindicate disposizioni sono soggetti all'espulsione e al divieto d'ingresso in Corea.
A partire dal 13 luglio 2020 anche i membri degli equipaggi delle navi in arrivo nei porti sudcoreani sono testati al Covid-19 e successivamente sottoposti, anche quando negativi, a 14 giorni di autoisolamento obbligatorio o di monitoraggio attivo qualora in possesso della "landing permission" delle autorità coreane.
Per maggiori informazioni consultare il sito web del Ministero degli Affari Esteri coreano.
4. Modalità percorribili per il rientro dalla Corea in Italia
A seguito della sospensione per motivi commerciali dei voli diretti tra Italia e Corea, vi sono al momento soltanto vie indirette di rientro in Italia con le seguenti compagnie aeree:
1) Compagnie aeree europee via principali scali europei: KLM via Amsterdam (Paesi Bassi), Asiana via Francoforte (Germania), British Airways via Londra (Regno Unito) e Korean Air via Parigi (Francia).
2) Maggiori compagnie internazionali attraverso scali situati fuori dall'Europa: Etihad via Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) e Qatar Airways via Doha (Qatar).
Si rammenta ai connazionali di restare sempre nell'area transiti degli scali aeroportuali situati nei Paesi Terzi al fine di non essere sottoposti alle misure di quarantena.
Attenzione: si tratta di voli commerciali soggetti a variazioni, anche repentine, sulla base delle decisioni adottate dalle stesse compagnie aeree. L'Ambasciata pertanto non risponde dell'operato delle singole compagnie, ne' dal punto di vista del servizio, né da quello delle tariffe applicate.
5. Misure sudcoreane per le persone in transito negli aeroporti nazionali
Chiunque transiti nell'Aeroporto Internazionale di Incheon, è sottoposto a rilevazione della temperatura corporea e deve compilare il questionario sullo stato di salute. Le persone senza sintomi possono continuare il viaggio, mentre chi mostra sintomi del Covid-19 è accompagnato in una struttura sanitaria designata all'interno dello stesso aeroporto per il test. Nel caso di esito positivo del test, la persona interessata deve rimanere in Corea e quindi non può proseguire vero la successiva destinazione.
Si specifica che si può rimanere nell'area transiti dell'Aeroporto Internazionale di Incheon fino ad un massimo di 24 ore qualora in presenza di carte d'imbarco per la destinazione finale. Si consiglia tuttavia di assicurarsi di potere spedire il bagaglio direttamente alla destinazione successiva, in modo tale che non debba uscire dall'area transiti per ritirare il bagaglio.
Per maggiori informazioni sulla scalo di Incheon si può telefonare al numero verde +82 1577 2600, raggiungibile dall'estero e disponibile anche in lingua inglese.
5. Principali provvedimenti adottati dall’Italia:
Dal 1 luglio scorso, secondo quanto previsto dall'Ordinanza del Ministro della salute del 30 giugno 2020, sono state prorogate, fino a data da destinarsi, le misure di contenimento del Covid-19, con alcune novità:
- si consentono i viaggi per studio da e per qualsiasi destinazione;
- si consente, a prescindere dalla motivazione, l’ingresso in Italia di cittadini e residenti UE e loro stretti familiari conviventi (coniuge, partner, figli fino a 21 anni, genitori conviventi, altri familiari dipendenti per ragioni di disabilità);
- si consente, a prescindere dalla motivazione, l’ingresso in Italia dei residenti in 14 Paesi extra Ue e Schengen, tra cui la Repubblica di Corea (gli altri Paesi sono Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Thailandia, Tunisia e Uruguay).
Sulla scorta dell'attuale normativa, chi entra dalla Repubblica di Corea non deve più giustificare le ragioni del proprio viaggio. Rimane invece in vigore l’obbligo di autoisolamento fiduciario di 14 giorni, salvo casi di esclusione già previsti.
Si ricorda che l’obbligo di autoisolamento fiduciario non si applica in caso di breve permanenza in Italia (fino a 120 ore totali) per motivi di lavoro o salute.
Per maggiori informazioni sui contenuti della normativa italiana attualmente vigente in materia consultare l'apposito Focus sul sito del MAECI e il nuovo modulo di autocertificazione da consegnare al vettore (disponibile anche in lingua coreana).


Fonte: Redazione
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