05 Maggio 2024
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Covid: Italia turistica va al recupero di italiani esterofili

22-05-2020 13:30 - Arte, cultura, turismo
GD – Roma, 22 mag. 20 – Il turismo italiano è ai blocchi di partenza nell’emergenza Covid-19 per tentare la sua rilevante dignità, autorevolezza, fascino ma anche peso sull’economia nazionale. E lo fa puntando al recuepero della non banale esterofilia turistica nazionale.
L'Italia che riparte ha infatti un grande potenziale grazie alla crescita dei viaggi domestici da parte degli italiani che preferiranno l'Italia ai viaggi all'estero. Il 40% dei viaggiatori italiani sinora ha preferito viaggi all'estero, ma quest’anno resterà in patria per vacanze tricolore. La prospettiva è recuperare in parte con il turismo domestico il calo delle prenotazioni internazionali per l’estate - da giugno ad agosto – una diminuzione anche maggiore dei competitor diretti, quali Spagna e Francia: l’Italia pur avendo il maggior numero di prenotazioni in corso per l’estate, realizza anche il calo più profondo pari a -81,4%, rispetto al -80,1% della Francia e al -77,5% della Spagna.
L'Italia (40%) ha, quindi, un potenziale maggiore nella sostituzione dei viaggi domestici ai viaggi all’estero rispetto alla Spagna (28% in uscita) e alla Francia (25%). Il turismo italiano ha sempre registrato presenze massicce di turisti stranieri e, pertanto, risente di più della diminuzione del turismo internazionale.
Nei primi 4 mesi del 2020 il traffico aeroportuale internazionale verso l’Italia è diminuito del 64,8%, registrando 655 mila arrivi stranieri negli aeroporti italiani. Nel monitoraggio settimanale di Enit, alla nona settimana di osservazione sull’andamento degli arrivi aeroportuali nel 2020, le perdite indicano un dato complessivo del -70,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una tendenza discendente costante nella diminuzione della domanda internazionale fermata dal blocco dei viaggi.
Si avverte la mancanza di Paesi lungo raggio con una diminuzione più evidente delle provenienze dalla Cina che cala del 82% (valore massimo) e dagli USA (78,1%), mentre il calo inferiore si registra dalla Russia (63,3%). Quanto ai pernottamenti internazionali nel 2020 si stima che il calo si attesterà al 49%, pari a 31 milioni di visitatori, con pernottamenti internazionali inferiori di 108 milioni rispetto al 2019. Si può sperare, però, in un recupero degli arrivi a corto raggio a luglio mentre il resto del mondo si riprende più lentamente. È giusto, quindi, attendersi un recupero degli arrivi dai Paesi vicini dato che rappresentano il 56% del turismo internazionale in Italia.
ùUna ripresa attesa anche in virtù di una tendenziale stabilità dei prezzi praticati dal sistema ricettivo italiano che nel mese di giugno, addirittura, registra un valore mediano nella vendita online di 97 euro per camera. Ma in termini economici totali, i consumi di italiani e stranieri potrebbero determinare una perdita di 65 miliardi di euro (di cui 21 miliardi dall'estero).
Il turismo rappresenta la quarta maggiore categoria di esportazioni dell'UE e produce effetti positivi per l'economia europea nel suo complesso: per ogni euro di valore aggiunto generato dal turismo si ottiene un effetto indiretto su altre industrie pari a 56 cent supplementari.
L’Italia turistica, nonostante il Covid-19, si conferma la più desiderata e ricercata come meta internazionale. Dall’inizio della pandemia si contano un totale di 711,4 mila mention relative al Travel Italia - di cui 42,8 mila comparse sul web e 669,5 mila sui social - che hanno prodotto 197,3 milioni di interazioni equivalenti ad un investimento pari a 421,3 milioni di euro.
Vari gli strumenti per la ripresa previsti a livello europeo, che è possibile consultare nel bollettino scaricabile in home dal sito Enit.it


Fonte: ENIT
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