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Covid-19: Ambasciatore del Marocco a Roma su epidemia e Ramadan in Italia

01-05-2020 19:13 - Ambasciate
GD - Roma, 1 mag. 20 - Il Coronavirus, la solidarietà e la vicinanza del Marocco con l’Italia, le iniziative di amicizia e di sostegno dei membri della comunità marocchina in Italia, delle associazioni e degli imprenditori marocchini con il popolo italiano, come vive la comunità marocchina musulmana in Italia il Ramadan al tempo del coronavirus sono stati i temi affrontati in una intervista ad Arab News dall'ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Youssef Balla.
Dall'inizio della crisi del coronavirus, la comunità marocchina di 700.000 persone in Italia ha cercato di aiutare i bisognosi, in un paese che è stato particolarmente colpito dalla malattia del coronavirus. «Non hanno intenzione di smettere di farlo durante il Ramadan», ha detto ad Arab News l'ambasciatore marocchino in Italia Youssef Balla. «I marocchini in Italia hanno vissuto la crisi del coronavirus proprio come lo vivono i loro fratelli italiani: nell'autoisolamento, applicando il distanziamento sociale, rispettando le regole imposte dall'emergenza sanitaria», ha detto, aggiungendo che «i marocchini costituiscono la più grande comunità araba in questo Paese». Secondo l'agenzia di stampa italiana ANSA, «i marocchini sono attualmente la più grande comunità di immigrati extra UE in Italia».
Con l'obiettivo di promuovere amicizie bilaterali, negli ultimi anni sono stati avviati numerosi progetti culturali e religiosi.
«Stiamo parlando di una comunità ben integrata che funge da ponte umano tra Italia e Marocco», ha affermato l'amb. Balla, che è diplomatico in Italia dal luglio 2019 provenendo dal Perù.
«È una comunità economicamente attiva: il 20 per cento della comunità marocchina è composta da imprenditori» ha detto.
Nella precedente legislatura, il Parlamento italiano includeva due parlamentari di origine marocchina. Molti marocchini sono medici che hanno lavorato negli ospedali italiani per combattere il Covid-19.
I marocchini in Italia vivono principalmente nel nord: in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Quelle sono le regioni che subiscono il maggior numero di vittime a causa del Covid-19 e dove i tassi di infezione non sono ancora diminuiti in modo drammatico.
«Siamo nel mese di Ramadan, un mese sacro di spiritualità, ma anche un mese di gioia durante il quale si scambiano visite e i legami familiari e umani diventano sempre più forti. Sfortunatamente, queste tradizioni quest'anno non possono essere rispettate», ha proseguito l'amb. Balla.
«Sin dal primo momento della crisi Covid-19, la comunità marocchina si è mobilitata insieme ai fratelli italiani per portare sostegno e aiuto alle famiglie italiane e marocchine, senza alcuna distinzione di razza o religione», ha aggiunto ricordando che «i marocchini hanno contribuito a sostenere l'impressionante sforzo compiuto finora dalla Croce Rossa e dalla protezione civile con molte donazioni».
«Abbiamo assistito a numerosi atti di solidarietà tra i marocchini ... L'aiuto alimentare viene donato alle famiglie più bisognose», ha proseguito il diplomatico del Marocco rilevando che
«ci sono state anche molte manifestazioni di solidarietà da parte degli imprenditori marocchini che hanno dato cibo ai bisognosi e al personale medico».


Fonte: Arab News
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