Covid-19: ambasciatore italiano, «oltraggioso articolo di ‘Haaretz’»

«Questi pazienti», ha scritto Benedetti in una lettera al quotidiano, «ricevono cure mediche come tutti gli altri cittadini. Il nostro sistema sanitario, noto come uno dei più avanzati al mondo, non fa distinzioni in base all'età e l'attuale emergenza non è in alcun modo un'eccezione a questo approccio».

L’amb. Benedetti ha ricordato che i dati delle «nostre unità di terapia intensiva, che peraltro sono state aumentate del 26% dall'inizio della pandemia, lo confermano. A livello nazionale la 'saturazione’ delle unità di terapia intensiva è al 54,5%, con molte regioni molto al di sotto di questo dato. Ciò significa che al momento la metà dei nostri reparti di terapia intensiva sono ancora disponibili».

«Considerando che abbiamo uno specifico sistema stabilito dalla Protezione Civile per il rapido trasferimento degli ammalati da una regione all'altra, non c'è alcuna ragione», ha spiegato ancora il diplomatico italiano, «di lasciar morire nessuno senza assicurare cure di emergenza, come sostenuto nell'articolo».

Infine l'amb. Benedetti ha sottolineato che, «pur rispettando pienamente la libertà di espressione e il diritto di opinione di ogni giornalista», si aspetta che «prima di scrivere su tale complesso e delicato tema sulla base di ‘informazioni’ e 'presupposti, i giornalisti dovrebbero anche contattarci per raccogliere dati ufficiali e notizie accurate dalle autorità italiane che si occupano di questa emergenza».