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Covid-19: ambasciatore USA, «per me è un nuovo 11 settembre», «fondi all'Italia per 100 milioni $»

17-04-2020 11:10 - Ambasciate
GD - Roma, 17 apr. 20 - (Fanpage.it) - Per l'ambasciatore USA in Italia, Lewis Eisenberg, l'emergenza Coronavirus rappresenta «un altro 11 settembre, personalmente, ma in modo molto diverso». Non solo per la perdita di tanti amici, ma anche per il timore legato alle condizioni dei suoi familiari, che vivono in una delle zone più colpite al mondo dall'epidemia.
Intervistato da Francesco Piccinini, direttore di Fanpage.it, l'amb. Eisenberg ha sottolineato: «Siamo indietro di diverse settimane, forse un mese, rispetto all'Italia, e l'epidemia è stata violenta. Io ho i miei figli nell'area di New York e del New Jersey, la più colpita finora negli Stati Uniti con più della metà dei casi».
Come ha spiegato il diplomatico, «i fondi arrivati dagli USA all'Italia, pari a 100 milioni di dollari, vengono utilizzati per fornire un aiuto alle Ong: la Ong Samaritan's Purse è stata tra le prime ad arrivare qui, si è trasferita in Italia e sta facendo un lavoro eccezionale a Cremona, ma anche per l'acquisto di attrezzature e forniture che, sottolinea l'ambasciatore. Anche noi eravamo a corto di forniture».
Nonn solo. «Ci sono 30 mila americani nelle basi militari che avranno un ruolo chiave, prendendosi cura dei civili e dei loro familiari. Ci sarà anche assistenza nella ricerca medica».
L'amb. Eisenberg ha poi ricordato che «la partnership tra USA e Italia è salda anche nella ricerca medica e nello studio dei vaccini. Penso al progetto che coinvolge anche un ricercatore italiano che sta lavorando all'università di Pittsburgh e credo che siamo molto vicini, tra i più vicini, allo sviluppo di un vaccino che sarà fondamentale per lasciarci alle spalle la pandemia».
«Gli Stati Uniti stanno guardando all'esempio italiano, nella lotta al Covid-19, imparando dalle esperienze e dalle conoscenza di cui ora l'Italia dispone. Non penso che ci possa essere nulla che cambia i rapporti tra i nostri Paesi: condividiamo il principio della democrazia e della libertà individuale che è ormai parte integrante delle nostre vite», ha aggiunto il diplomatico USA.
«Non credo ci possa essere alcuna ragione che potrà cambiare quei valori di libertà individuale. Ma questo non vuol dire che non possiamo collaborare con il resto del mondo», ha concluso Eisenberg.


Fonte: Fanpage.it
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