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Covid-19: ambasciatore Cina, «Pronti ad aiutare l’Italia, vinciamo assieme questa guerra»

15-03-2020 20:10 - Ambasciate
GD - Roma, 15 mar. 20 - «La Cina è pronta a dare una mano. 'Se ricevi un piccolo aiuto oggi, ripaga con il doppio domani'. Non dimentichiamo l'aiuto che abbiamo ricevuto dalla comunità internazionale quando la Cina ne ha avuto più bisogno. Siamo pronti ad affrontare le difficoltà e a dare tutto l'aiuto a quei Paesi che lo richiedono, in base alle nostre possibilità». Lo scrive l'ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, in una lettera al quotidiano “La Stampa”.
«Siamo pronti a combattere al fianco degli amici italiani per affrontare insieme l'epidemia. Sono convinto che quando avremo vinto sul virus, il popolo italiano e quello cinese saranno ancora più vicini e uniti, e la cooperazione bilaterale sarà ancora più prospera. Speriamo che quel giorno arrivi presto», ha scritto il diplomatico. «La Cina è pronta a promuovere la governance sanitaria globale. Questa epidemia ci dimostra ancora una volta come tutti i Paesi del mondo condividano un destino comune, minacce e opportunità», ha sottolineato ancora l'ambasciatore. «Lottare e vincere contro l'epidemia non è qualcosa che solo uno o pochi Paesi possono fare; è necessario, al contrario, un impegno coordinato e unito di tutta la comunità internazionale per schierare le forze e vincere questa guerra».
«Dallo scoppio dell'epidemia, il presidente Xi Jinping ha guidato direttamente il popolo cinese nell'organizzazione di una serie di misure per la prevenzione e il contenimento dell'epidemia, il più complete e rigide e possibile. Il popolo cinese ha fatto fronte comune, e ha iniziato una lotta straziante ed estrema. I cittadini di Wuhan e di tutta la regione dello Hubei hanno compiuto il sacrificio più grande. Ad oggi, il contenimento dell'epidemia ha registrato significativi progressi», ha scritto ancora l'ambasciatore cinese in Italia, Li JunHua.
«Tuttavia, il virus non conosce confini nazionali e si è già diffuso in tutto il mondo, colpendo più di 100 Paesi. Di fronte a questa nuova situazione epidemiologica, la Cina sta continuando ad agire come una potenza responsabile, svolgendo un ruolo importante per la lotta al virus a livello mondiale. La Cina è pronta a condividere la sua esperienza in materia di prevenzione e contenimento», ha sottolineato l'ambasciatore ricordando poi che «la Cina ha fin da subito fatto rapporto all'OMS e condiviso le informazioni in merito alla sequenza genica del virus, e ha immediatamente pubblicato l'elenco sonde diagnostiche l'identificazione del virus». «Attualmente abbiamo posto in essere meccanismi di comunicazione costante con l'OMS, l'Unione Europea, l'Unione Africana, la Comunità Caraibica, l'Asean, e altre organizzazioni; con la Corea del Sud, l'Iran e altri Paesi. Si tratta di una comunicazione volta allo scambio di informazioni, alla condivisione di esperienze, con l'obiettivo di dare sostegno tecnico tanto al lavoro di prevenzione e contenimento dell'epidemia, quanto alla prassi clinica. Nell'ultimo periodo, i Ministeri della Salute, la Croce Rossa e altri enti italiani e cinesi, hanno avviato contatti tramite gli strumenti della web conference», ha scritto ancora l'ambasciatore Li.
In particolare, ha aggiunto, «ci sono stati molti incontri da remoto tra l'Ospedale Tongji di Wuhan, lo Spallanzani di Roma e il Niguarda di Milano, nel corso dei quali gli specialisti si sono scambiati informazioni sulle esperienze terapeutiche e su casi specifici. Per il futuro, siamo pronti a continuare a condividere informazioni, esperienze e prassi con l'Italia, e con tutte le altre parti coinvolte».
«La Cina è pronta a dare una mano. 'Se ricevi un piccolo aiuto oggi, ripaga con il doppio domani. Non dimentichiamo l'aiuto che abbiamo ricevuto dalla comunità internazionale quando la Cina ne ha avuto più bisogno. Nonostante il compito di fronteggiare l'epidemia in Cina resti imponente, siamo pronti ad affrontare le difficoltà e a dare tutto l'aiuto a quei paesi che lo richiedono, in base alle nostre possibilità», ha proseguito il diplomatico di Pechino nella sua llettera.
«Ad oggi, abbiamo donato mascherine, tute protettive, tamponi diagnostici e altri dispositivi medici a Giappone e Corea del Sud, e abbiamo inviato squadre di esperti, medici e volontari in Iran e Iraq», ha concluso l'ambasciatore Li Junhua.


Fonte: Redazione
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