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Covid-19: amb. De Luca sul “Times of India” assicura, “l'Italia sta facendo la sua parte”

12-03-2020 10:14 - Ambasciate
GD - New Delhi, 12 mar, 20 – L’ambasciatore italiano a New Delhi, Vincenzo de Luca, ha scritto un articolo su “Il Times of India”, il più letto dei quotidiani indiani in lingua inglese, intitolato “L'Italia sta facendo la sua parte per contenere il coronavirus”.
L’epidemia di Covid-19 pone la comunità internazionale di fronte a “una sfida globale senza precedenti, che non conosce confini” e “da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il 30 gennaio Covid-19 una “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, “l’Italia ha intrapreso azioni immediate, progressive e serie per cercare di contenere il fenomeno”, ha scritto De Luca.
“Il Dipartimento di Protezione Civile italiano ha ricevuto la piena autorità per coordinare tutte le operazioni, con il supporto di un comitato scientifico e tecnico istituito il 3 febbraio. Sono state immediatamente lanciate enormi campagne di informazione dal ministero della Sanità italiano e dalla Croce Rossa italiana per informare la popolazione sulle linee guida igieniche da seguire; sono stati decisi il massimo impiego dell’intera rete ospedaliera e l’impiego di 350 tende mediche di prima valutazione”, ha ricordato il diplomatico italiano.
Dall’inizio dell’emergenza, ha insistito De Luca, “il nostro governo ha adottato misure restrittive che sono state estese a tutto il territorio nazionale martedì”. “Esse comportano, tra l’altro, restrizioni alla mobilità, tranne per scopi molto limitati. Queste misure hanno già dimostrato di essere efficienti in quei territori che sono stati i primi ad adottarli, ad esempio nell’area della città di Codogno, dove stiamo assistendo a una diminuzione del numero di casi”, ha commentato ancora l’ambasciatore.
I passi compiuti, ha proseguito l'amb. De Luca, "sono severi e intesi a prevenire un’ulteriore espansione della malattia”. “Il governo italiano ha sempre basato il suo raggio d’azione sul principio di trasparenza, condividendo con la comunità internazionale aggiornamenti costanti sul numero di infezioni. Il presidente Sergio Mattarella si è rivolto alla nazione qualche giorno fa, sottolineando il momento molto impegnativo che l’Italia sta affrontando”, ha aggiunto, nonché “la necessità di lavorare in unità per superare l’emergenza”.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, ha dichiarato che l’Italia sta reagendo “energicamente” – ha scritto ancora De Luca – e “ha riconosciuto la natura straordinaria delle azioni intraprese per mitigare l’impatto sociale ed economico della malattia”. “Nell’affrontare questa sfida, l’Italia può contare su uno dei sistemi sanitari più avanzati al mondo”, ha insistito l’ambasciatore. “L’anno scorso, il Bloomberg Global Health Index ha classificato l’Italia al secondo posto. In effetti, l’Italia è il secondo paese con la più alta aspettativa di vita (83,4 anni) ed è orgoglioso di fornire assistenza sanitaria gratuita alla sua popolazione. L’aspettativa di vita dell’UE in buona salute è in media 64,2 anni per le donne e 63,5 anni per gli uomini. In Italia sono 67,2 anni per le donne e 67,6 per gli uomini. Questo grazie anche alla nostra dieta sana e agli standard alimentari di alta qualità e sicurezza”.
De Luca ha quindi precisato che “abbiamo una rete di oltre 27.000 strutture sanitarie in tutto il Paese, che garantiscono una copertura sanitaria universale con 43.731 medici in tutte le regioni, garantendo pari accesso ai servizi sanitari a livello nazionale”.
“Siamo l’unico Paese in Europa a fornire un pediatra gratuito a tutte le famiglie per bambini tra 0-14 anni. Questo grazie al contributo fiscale proporzionato al reddito dei contribuenti”, ha detto. Inoltre, “l’Italia è la prima in Europa per spese farmaceutiche (€ 28 miliardi nel 2017)” ed è “il primo produttore di farmaci in Europa e un esportatore netto di medicinali in tutto il mondo”. “Abbiamo una delle industrie farmaceutiche più avanzate, che si basa molto poco sull’offerta estera”, ha riferito ancora il diplomatico italiano.
“Venendo all’India”, ha proseguito De Luca nel suo intervento, “dal momento che il test di alcuni turisti italiani risulta positivo a Covid-19, abbiamo istituito una task force presso l’ambasciata che ha lavorato a stretto contatto con le autorità indiane, in particolare i ministeri degli affari esteri, della salute e del benessere della famiglia, e turismo. Grazie alla loro collaborazione efficiente e tempestiva, di cui l’Italia è estremamente grata, è stato possibile assicurare un’adeguata assistenza ai cittadini italiani attualmente in cura a Delhi e Jaipur e facilitare il viaggio di ritorno a casa di molti turisti italiani”, ha insistito.
“L’esperienza Covid-19”, ha concluso De Luca, “ci insegna che la salute è il bene pubblico globale più importante, la salute universale sta diventando una sfida diffusa e non esiste alternativa alla solidarietà internazionale e alla collaborazione per affrontare le questioni globali. L’Italia sta facendo tutto il necessario. L’Italia sta facendo la sua parte”.
L'articolo si conclude riassumendo l'intervento immediato messo in campo dall'ambasciata italiana a Delhi, con una task-force attiva 24 ore su 24 per assicurare, in stretto contatto con i ministeri indiani degli Esteri, della Salute e del Turismo, l'assistenza ai turisti italiani positivi al virus, in cura a Delhi e a Jaipur, e il rientro a casa di centinaia di altri che stavano visitando il Paese.


Fonte: Redazione
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