Covid-19: amb. Benedetti in Israele interviene per precisare, «la sanità non è al collasso»

GD - Tel Aviv, 2 apr. 20 – L’ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti, è costretto nuovamente ad intervenire per smentire notizie infondate sulla situazione sanitaria in Italia per il coronavirus. «Il nostro sistema sanitario, uno dei più avanzati nel mondo, è stato certamente sottoposto ad una forte tensione a causa dell'infezione diffusasi con velocità e che ha colpito una larga parte della popolazione anziana italiana, tradizionalmente molto attiva. Tuttavia, al contrario di quello che spesso appare sui media, il sistema è ben lungi dal collasso», ha infatti ha scritto l'amb. Benedetti in una lettera pubblicata oggi dal quotidiano «Yediot Ahronot», il più diffuso nel Paese, facendo riferimento ad alcuni articoli apparsi di recente sulla stampa israeliana.

Il diplomatico italiano ha poi ricordato che «grazie agli eccezionali sforzi, la capacità delle unità di terapia intensiva è stata aumentata del 32% con circa 7 mila letti (e altri mille saranno aggiunti presto), consentendo così, a livello nazionale, che circa un terzo di questi posti restino disponibili».

Dopo aver elencato i provvedimenti urgenti intrapresi per accrescere la risposta alla pandemia, compresa l'accelerazione delle ricerche sui vaccini, l'amb. Benedetti ha sottolineato che «quasi 80 ospedali sono stati totalmente dedicati ai pazienti da Covid-19. Grazie al coraggio, all'unità e alla resilienza di tutti i cittadini e dei nostri medici e staff sanitari, queste misure», ha annotato, «hanno cominciato a produrre effetti positivi: il numero dei nuovi casi e delle nuove morti sta gradualmente decrescendo negli ultimi giorni».

Tuttavia, ha concluso l’ambasciatore, l'Italia è consapevole che «non c'è alternativa alla solidarietà e cooperazione internazionali per fronteggiare la pandemia. L'ambasciata è qui per facilitare ogni cooperazione con i nostri amici israeliani».