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Covid-19: amb. Amati reagisce, per la "Gazeta Wyborcza" «Gli italiani sono una nazione di asini»»

03-04-2020 22:30 - Ambasciate
GD - Varsavia, 3 apr. 20 - Grave infortunio giornalistico a Varsavia contro l’Italia, subito stoppato dal nostro ambasciatore in Polonia, Aldo Amati. Il quotidiano «Gazeta Wyborcza», principale giornale dell’opposizione, ha infatti inviato ai propri abbonati una newsletter dal titolo «Gli italiani sono una nazione di asini, non dobbiamo fare come loro», suscitando così la dura reazione del nostro diplomatico.
Amati, che è bergamasco, ha replicato al quotidiano, ottenendo le scuse di «Gazeta Wyborcza» e bloccando la pubblicazione dell’edizione cartacea che conteneva le espressioni offensive verso gli italiani. «Che disgrazia», ha protestato l’ambasciatore, «leggere una mostruosità come questa mentre migliaia di italiani muoiono e i nostri medici lottano eroicamente rischiando la propria vita! Una vergogna questo insulto al popolo italiano!».
La sconcertante sortita del quotidiano non ha alcuna valenza politica e si tratterebbe appunto di un infortunio giornalistico, rimasto circoscritto dopo la reazione di Amati: «Gazeta Wyborcza» avrebbe citato le parole ingiuriose di un presunto esperto di questioni sanitarie, rimasto anonimo, che aveva condannato la gestione in Italia dell’emergenza coronavirus. La questione è stata ripresa dall’emittente televisiva statale Tvp1 che ha pubblicato le dure parole dell’ambasciatore italiano.
È intervenuto anche il vice ministro degli Esteri polacco, Marcin Przydacz, che ha inviato un messaggio su Twitter direttamente al nostro diplomatico: «Nel prendere atto con tristezza e incredulità di quanto successo, in questo momento difficile ti assicuro che una nazione coraggiosa come l’Italia ha il nostro rispetto».
Il caso, archiviato in brevissimo tempo, evidentemente non rispecchia un dato reale e diffuso: la solidarietà dei polacchi nei nostri confronti e lo storico clima di amicizia e collaborazione che da sempre contraddistingue le relazioni fra i due Paesi.
L’amb. Amati segue costantemente l’evolversi della situazione in Italia e in particolare nella sua Bergamasca: «Un evento terribile. Ho amici in Val Seriana che mi raccontano situazioni strazianti. La comunità italiana qui in Polonia vive con partecipazione il dramma del nostro Paese e l’affetto del popolo e delle istituzioni polacche è decisamente unanime ed esplicito: su questo non ci soni dubbi».


Fonte: Redazione
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