Covid-10: amb. Mattiolo, «serve risposta comune da Berlino e Roma»

GD - Berlino, 4 mag. 20 - Italia e Germania dovrebbero «costruire assieme una risposta comune alla crisi del coronavirus», partendo dalla consapevolezza che si tratta dei Paesi cardine «della creazione del valore dell'industria in Europa». È questo il messaggio di Luigi Mattiolo, ambasciatore italiano a Berlino, nel suo intervento a un webinar dell'ICE Agenzia sull'export.

Mattiolo ha anche sottolineato come dal modello tedesco si possa imparare a «combinare in modo virtuoso risposte di emergenza e risposte di continuità». E che dalle enormi risorse messe in campo dalla Germania a tutela dell'economia (1200 miliardi, che rappresentano il 38% del Pil, 7 volte di più di quanto possa fare l'Italia) «potranno trarre giovamento anche le imprese italiane presenti in Germania», guidate fra l'altro, a questo scopo, proprio dall'ambasciata.

Per il diplomatico è chiaro che «impostare una strategia basata sulla condivisione di solidarietà in ambito europeo e sulla collaborazione in ambito bilaterale rappresenta senz'altro un'alternativa preferibile alla svilente competizione al ribasso fra concorrenti di mercato». Mattiolo ha poi definito «ambiziosa, ma non impossibile» la prospettiva basata sulle stime governative sul Pil tedesco (nel 2020 è previsto un crollo del 6,3% e nel 2022 un ritorno al sentiero di crescita pre-crisi). E questo per i diversi fattori «esogeni» - fra cui il ripristino del funzionamento del mercato interno europeo e la ripresa della domanda estera - che condizioneranno gli eventi.

Nella sua analisi, il diplomatico italiano ha ricordato che l'export manifatturiero tedesco ha una sua intrinseca fragilità, nel dipendere «per quasi due terzi da importazioni di semilavorati e prodotti intermedi». E ha sottolineato che il modello di sviluppo tedesco è «basato su economie aperte e frontiere libere e su un'elevata dispersione dei processi produttivi attraverso più Paesi». La frammentazione delle catene produttive è del resto «uno dei tratti caratterizzanti anche nel rapporto fra Italia e Germania».

Degno di nota, nel contesto della pandemia, è che le quattro Regioni italiane e i quattro Lender tedeschi in cui si concentrano il 70% dei positivi al Covid producono il 70% del nostro interscambio.