Corea Sud: a Seoul giornata virtuale di formazione italiana

GD - Seoul, 23 lug. 20 – Il Sistema Italia si promuove agli studenti sudcoreani con le sue eccellenze accademiche e universitarie. Su iniziativa dell'ambasciata d'Italia nella capitale sud coreane, dell'Istituto italiano di Cultura e in collaborazione con Uni-Italia Centro di Promozione Accademica per l'Orientamento allo Studio, a Seoul si è svolta la “Giornata virtuale di formazione superiore italiana” per attrarre nel Belpaese un maggior numero di studenti. L'evento si è tenuto in videoconferenza all'«High Street Italia», spazio creato dall'ufficio ICE di Seul a Chungdam e ha visto la partecipazione di 48 università italiane, istituti di ricerca e istituzioni dell'alta formazione artistica e musicale, e circa 20 agenzie sudcoreane del settore.

L'incontro, aperto dall'amb. Federico Failla, si è inserito tra gli eventi di promozione del sistema formativo italiano in Corea del Sud. Secondo i dati ufficiali del MIUR, la presenza degli studenti sudcoreani in Italia è costantemente aumentata nel triennio al 2019, passando da 286 a 528: tuttavia, i dati non includono gli studenti dei programmi di scambio o che si iscrivono a corsi diversi da quelli scolastici o accademici, ovvero a corsi brevi e inferiori a un anno. Le richieste di visti registrate nel 2019 dall'ambasciata si sono attestate a 805, lasciando stimare una presenza non inferiore al migliaio di studenti.

Dall'esame della tipologia dei corsi scelti, nell'ultimo triennio sono calate le iscrizioni ai conservatori di musica, ma sono aumentate quelle universitarie (soprattutto Roma, Milano e Torino), mentre sono rimaste stabili le iscrizioni a istituzioni Afam Alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Tra le facoltà più richieste per l'anno accademico 2019-2020, figurano quelle di medicina, di design industriale e i beni culturali, mentre tra le accademie spiccano Brera, Marangoni e Naba, e tra i conservatori quelli di Milano e Roma.