Consiglio Diritti Umani: per Italia Covid un test per Stati

«L'impatto del coronavirus ha aumentato le disuguaglianze e dimostrato la necessità di attuare azioni di risposta e di ripresa dalla crisi fondate sul pieno rispetto dei diritti umani», ha dichiarato l'amb. Cornado, rappresentante permanente dell'Italia alle Nazioni Unite a Ginevra, nel quadro del dialogo interattivo del Consiglio con l'Alta commissaria per i diritti umani, Michelle Bachelet. Una nota della rappresentanza diplomatica ha poi ricordato che «l'Italia è stata tra i Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia e rimane profondamente determinata a favorire, anche in ambito multilaterale, la ricerca di soluzioni utili a porre fine definitivamente all'emergenza determinata dalla diffusione del coronavirus».

Il Covid-19 ha avuto forte impatto sulle fasce più vulnerabili della popolazione come gli anziani, i bambini, le persone con disabilità, le persone appartenenti a minoranze e le donne. Con riguardo a queste ultime, l'amb. Cornado ha confermato «l'impegno dell'Italia nella lotta alla violenza ed alla discriminazione di genere nel quadro dell'attuale sessione del Consiglio diritti umani, con l'obiettivo di giungere ad una migliore promozione e protezione di diritti e libertà fondamentali di donne e ragazze».

Infine, l'Ambasciatore ha invitato a cogliere l'occasione offerta dal ricorrere del 75/o anniversario della Carta delle Nazioni Unite per riaffermare il sostegno dell'Italia al Consiglio diritti umani ed all'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani per il loro ruolo di promozione e protezione dei diritti umani nonché di prevenzione di violazioni ed abusi degli stessi.