Circolo degli Esteri ricorda con Pupi Avati “Federico Fellini, realista e visionario” lib Roma di Luigi Mazzella
21-01-2020 08:23 - Ambasciate
GD - Roma, 21 gen. 20 - La presentazione del libro di Luigi Mazzella “Federico Fellini, realista e visionario” al Circolo degli Esteri è andata oltre ogni previsione e si è trasformata in oltre due ore di spettacolo. Con ricordi e un’infinità di aneddoti, anche inediti, l’autore e il regista Pupi Avati, ospite d’onore, hanno fatto vivere, o rivivere, ai moltissimi diplomatici presenti nella grande sala della biblioteca del Circolo, la figura geniale del creatore della “Dolce Vita” e di “Otto e mezzo”.
Fonte: Carlo Rebecchi
E se Mazzella, da critico cinematrografico, ha analizzato le diverse fasi della carriera cinematografica di Fellini, Avati, che con il Maestro ha avuto una “confidenza familiare”, del grande regista (a suo giudizio “sicuramente il più grande d’Europa”) ha raccontato il costante timore di non essere sempre “all’altezza” dei suoi principali capolavori ed anche l’amicizia consolidata dal fatto di essere “vicini di casa. Avati infatti abitava in via del Babuino e Fellini con Giulietta Masina in via Margutta.
Il regista bolognese ha anche raccontato come nacque, quando a Bologna faceva il rappresentante, la sua determinazione di “fare cinema”. “Un giorno un appuntamento mi fu disdetto. Avevo un paio di ore libere e entrai in un cinema. Proiettavano ‘Otto e mezzo’. Il film mi abbagliò. E decisi che sarei diventato un regista”.
Una passione, quella per il cinema, condivisa dai responsabili del Circolo degli Esteri, dove negli anni scorsi è stata organizzata la proiezione di film che hanno attirato numerosi spettatori. “Un’iniziativa che potrebbe anche essere ripetuta, magari con la proiezioni di ‘corti’”, ha osservato l’ambasciatore Umberto Vattani, che ha fatto da padrone di casa accogliendo al Circolo Luigi Mazzella e Pupi Avati.
Fonte: Carlo Rebecchi
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