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Brexit: bisnonno Giovanni, 101 anni, bloccato nel limbo del settled status ‘tradito’ dall’app, per Home Office è un neonato

31-01-2020 15:48 - Persone
GD - Londra, 31 gen. 20 - Un arzillo emigrato italiano di 101 anni, in Gran Bretagna dal 1966, non riesce a fare le procedure di registrazioni imposte dalla Brexit per una limitazione informatica dell'app. Lo riferisce il sito Londra Italia. L'app per la richiesta ha infatti una problema nella gestione degli anni di nascita: elabora solo le ultime due cifre. E così si blocca la procedura del bisnonno italiano. “Per proseguire l'applicazione del settlement scheme abbiamo bisogno dei dati dei suoi genitori”, risponde l'applicazione informatica ignorando che l'interlocutore ha 101 anni!
Protagonista della vicenda fantozziana, ma digitale, è Giovanni Palmiero, classe 1919, più di 75 anni di matrimonio con Lucia, decenni di residenza a Londra. Eppure, a poche ore dalla formale uscita del Regno Unito dall'Unione europea, la sua posizione è ancora incerta. Lui, cittadino italiano residente nel Regno Unito dal '66, inciampa nella burocrazia pre-Brexit per un bug dell'applicazione per richiedere il settled status.
“Non c'è ansia per l'esito della procedura”, racconta Assuntino Palmiero, figlio di Giovanni, dall'abitazione nel cuore di Islington, ma pare di stare a Decorata, frazione di Colle Sannita (Benevento).
“Siamo andati al patronato Inca-Cgil”, racconta il figlio di Giovanni, “dove papà e mamma, accompagnati da mia sorella e da mia moglie hanno fatto l'application per formalizzare la richiesta di rimanere in UK. Ma la richiesta è pendente a causa dell'età di papà”.
“Quando ho fatto la scansione del passaporto”, racconta Dimitri Scarlato del patronato Inca–Cgil, “l'app ha importato tutti i dati biometrici, ma, e qui subito l'intoppo, l'applicazione ha importato la data di nascita sbagliata di cento anni. Giovanni, infatti, è nato nel 1919, quindi acquisendo le due cifre 19, il sistema ha dedotto che Mr Palmiero fosse nato nel 2019. Mi sono accorto subito che qualcosa non quadrasse perché, parimenti alle applicazioni degli under 12, saltava il passaggio della scansione del volto, portando direttamente alla pagina in cui devi scattare la foto. A questo punto ho preferito interrompere la procedura a favore di un consulto con l'Home Office. Il funzionario che ha raccolto la nostra segnalazione mi ha suggerito di proseguire per poi risolvere successivamente il problema”.
Ma è stato un consiglio non proprio azzeccato. “Proseguendo nell`applicazione, a quel punto”, ricorda ancora Scarlato, “mi chiedeva se intendessimo procedere come ‘applicazione bambino', dovendo inserire alternativamente l`indicazione per l`inserimento di una potenziale residenza dei genitori di ... nonno Giovanni o se avessimo voluto procedere indipendentemente. Era chiaro, quindi, che per l`app sviluppata dall`Home Office Giovanni Palmiero aveva un anno, non 101, come da carta di identità”.
Insomma, un bug legato all'età a tre cifre, si ferma a 99, come se in Italia non ci fossero triangoli di benessere dove i nonni arrivano ad età a tre cifre, Ma questo evidentemente gli sviluppatori dell`App, lo ignorano”.
Il funzionario del patronato italiano assicura: “Ora della risoluzione del l'occorrente burocratico se ne è fatto carico il Ministero che ha raccolto manualmente i dati di Giovanni Palmiero per una risoluzione offline del problema, assicurando un aggiornamento ogni 5 giorni sull`applicazione pendente”.
Ma dopo giorni non è ancora arrivato l'ok al settled status per nonno Giovanni, come conferma il messaggino dell`Home Office, che dice di star riscontrando difficoltà nel concludere l'applicazione. Tutto questo a ridosso dal divorzio del secolo tra UE e GB.

Il testo è stato raccolto da Raffaele Vallefuoco


Fonte: Redazione
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