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Brexit: amb. Morris, "rendiamo omaggio all'enorme contributo degli italiani"

18-02-2020 16:43 - Ambasciate
GD - Roma, 18 feb. 20 - "Capisco le preoccupazioni di chi vive già in Gran Bretagna. Rendiamo omaggio all'enorme contributo dato dagli italiani al mio Paese". A dirlo è stata l'amb. Jill Morris, diplomatico di Londra a Roma parlando dinnanzi alle Commissioni Esteri e Politiche UE della Camera dei Deputati, che in seduta congiunta hanno svolto la sua audizione nell'ambito di una indagine conoscitiva sulla Brexit e sui riflessi nelle relazioni bilaterali.
Morris ha ricordato che sono circa 700 mila gli italiani nel Regno Unito, per cui “l'Italia annovera la più numerosa comunità straniera scientifica e di impiegati negli atenei”, mentre gli italiani, studenti iscritti negli istituti sono cresciuti negli ultimi anni e sono al momento 16 mila.
“Capisco la preoccupazione di tanti cittadini italiani che hanno scelto di vivere e studiare nel Regno Unito", ha detto l'amb. Morris, che ha voluto “rendere omaggio come ha fatto il primo ministro Boris Johnson nell'incontro con il premier Giuseppe Conte al contributo enorme degli italiani nel Regno Unito”.
L'ambasciatore britannico ha ricordato che “i diritti di chi già è nel Regno Unito resteranno invariati e questo vale per tutti gli arrivi fino alla fine del peridio di transizione”, ovvero sino alla fine del 2020.
L'amb. Morris ha poi confermato che ad oggi sono oltre 3 milioni di domande di registrazione al “Settlement scheme” presentate da parte di cittadini europei residenti nel Regno Unito e solo sei sono state rifiutate. “E oltre 290 mila italiani hanno già presentato domanda e nessuna di queste è stata rifiutata”.
“Ovviamente ci sono casi di cittadini vulnerabili che hanno bisogno di più cura e abbiamo più di 50 organizzazioni e associazioni finanziate dal ministero dell’Interno disponibili a dare una mano ed aiutare chi è vulnerabile e trova più difficile accedere al sistema di registrazione", ha precisato il capo missione di Londra in Italia.
Nei giorni scorsi si è molto parlato del caso dell’italiano di 95 anni, Antonio Finelli, che abita nel Regno Unito dagli anni Cinquanta del secolo scorso e a cui è stato chiesto di dare prova della propria residenza in modo da poter restare oltremanica anche dopo l’entrata in vigore delle nuove regole post-Brexit. Come ha spiegato l’amb. Morris, lo “Eu settlement scheme” è un programma che permette di fare domanda per continuare a vivere nel Regno Unito oltre il 30 giugno 2021, valido anche per chi arriverà durante il periodo di transizione, cioè fino alla fine dell’anno in corso.


Fonte: Redazione
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