05 Maggio 2024
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Armenia: per ambasciatore “Azerbaijan vuole guerra nucleare”

06-08-2020 23:38 - Ambasciate
GD – Roma, 6 ago. 20 – A poche settimane dall’escalation delle tensioni confinarie tra l’Armenia e l’Azerbaijan sul Nagorno-Karabakh, conteso fin dal 1994, la Commissione Esteri al Senato ha svolto un’audizione di Tsovinar Hambardzumyan, diplomatica di recente nomina ad ambasciatore dell’Armenia in Italia, che ha colto l’occasione per lanciare il monito addirittura di una potenziale catastrofica guerra nucleare tra i due Paesi.
«L’Armenia si trova in una regione altamente significativa sotto il profilo geo-strategico, una regione dove sono in corso numerose sfide per la sicurezza, la più complessa delle quali credo sia il conflitto del Nagorno Karabakh», ha spiegato la diplomatica armena illustrando nel dettaglio tutti i possibili pericoli per la stabilità del Caucaso.
A suo dire «la recente aggressione del Governo azero oltre a far perdere la vita a 5 soldati armeni sta mettendo a rischio lo stesso popolo azero» ha affermato spiegando che «il leader azero, con le sue dichiarazioni e nei suoi discorsi pubblici degli ultimi mesi, ha più volte ribadito che l’Azerbaijan è in grado di risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh con i mezzi militari».
Così, per l’amb. Hambardzumyan «gli attacchi armenofobici e le dispute geopolitiche rischiano di portare ad un conflitto che va ben al di là della guerra civile sul confine del Nagorno-Karabakh: con la pandemia ancora in corso, a partire dal 29 luglio, la Turchia e l’Azerbaijan stanno svolgendo esercitazioni militari congiunte su larga scala proprio vicino al confine con l’Armenia», ha spiegato ai componenti della Commissione Esteri di Palazzo Madama.
Secondo l’amb. Hambardzumyan, «l’attacco militare iniziato il 12 luglio scorso è stato premeditato da tempo, con il ruolo sempre più forte giocato dalla Turchia di Erdogan». Dopo aver ricordato che «oggi si celebra la commemorazione delle bombe atomiche di Nagasaki in Giappone», l’ambasciatore ha detto che «il ministero della Difesa dell’Azerbaijan, oggi, minaccia di bombardare la centrale nucleare armena di Metsamor. È una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario, in particolare, del Primo protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Ginevra».
Queste minacce, ha aggiunto il rappresentate del Governo dell’Armenia in Italia, sono una sorta di «terrorismo di Stato», nonché un rischio per tutti i popoli della regione, compreso lo stesso popolo azero.
«Questo atteggiamento così irresponsabile conferma l’assoluta indifferenza della leadership politico-militare dell’Azerbaijan anche per la sicurezza dei propri cittadini», ha detto ancora l’ambasciatore sottolineando come «il Nagorno Karabakh sia un popolo, sia la sua gente. Gente come noi. La loro lotta per la libertà è costata migliaia di vite umane. L’attuale posizione destabilizzante della Turchia va presa seriamente in considerazione anche nel più ampio contesto della sua politica militare e geopolitica Neo-ottomana. L’esempio più recente di tale politica è la decisione della Turchia di trasformare la basilica-museo di Santa Sofia, dell’epoca bizantina, in una moschea».
Per questo, ha aggiunto, «l’Armenia chiede ufficialmente che l’Azerbaijan partecipi ai negoziati di pace finora rifiutati nonostante l’invito dell’ONU, ma anche che riconosca senza riserva il diritto all’autodeterminazione del popolo del Nagorno-Karabakh (o Artsakh), diritto fondamentale previsto dall’Atto finale di Helsinki, e la sicurezza del popolo dell’Armenia e dell’Artsakh non possono venir meno in nessun caso».


Fonte: Redazione
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