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Ambasciatore cinese a Roma: "Sostegno e assistenza all’Italia" per Covid-19

03-03-2020 12:04 - Ambasciate
GD – Roma, 3 mar. 20 – La Cina offrirà assistenza ad Italia e Iran per il contagio di Covid19. Di recente, in alcuni paesi quali Iran e Italia il numero dei contagiati e quello dei morti causati dall’epidemia di Covid-19 ha avuto un notevole aumento. A tal proposito, durante la conferenza stampa ordinaria, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha affermato che allo scoppio dell’epidemia di Covid-19 in Cina, l’Iran e l’Italia hanno espresso in vari modi sostegno e consolazione alla parte cinese, interpretando con concrete azioni lo spirito del reciproco aiuto, e ciò è rimasto impresso nel cuore della Cina. Il portavoce cinese ha affermato che di fronte all’epidemia, Pechino nutre gli stessi sentimenti della popolazione iraniana e di quella italiana ed estende loro sincera simpatia. La parte cinese offrirà l’assistenza necessaria nei settori di prevenzione, controllo e cura sanitaria in base alle richieste dell’Iran e dell’Italia
Mantenere la fiducia, evitare il panico. Lo ha detto l'ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua, in un'intervista in cui esprime la solidarietà di Pechino all'Italia, che da dieci giorni è in prima linea nella battaglia contro il coronavirus, con oltre mille contagi. "La situazione dell’epidemia in Italia si è aggravata negli ultimi giorni e il Paese è sotto pressione. Credo che quando la sicurezza e la salute di un popolo vengono minacciati, il governo debba agire rapidamente, preparandosi al meglio al combattimento".
Secondo l'amb. Li "in questo momento è fondamentale mantenere la fiducia ed evitare il panico: esprimiamo la nostra comprensione e il nostro sostegno per l’impegno e le misure di prevenzione e contenimento intraprese dal Governo italiano".
L'ambasciatore fa sapere quindi che "la Cina è disponibile, in base alle necessità italiane, a fornire tutto l’aiuto nelle sue possibilità e a rafforzare tutte le forme di cooperazione, per vincere insieme la battaglia contro l’epidemia".
L'economia italiana, così come quella cinese, ce la farà a superare le difficoltà provocate dall'epidemia di nuovo coronavirus, ha affermato ancora Li Junhua, dicendosi "ottimista" sulla possibilità che le imprese dei due Paesi ce la facciano a rialzarsi.
"Quest’epidemia ha sicuramente avuto un impatto piuttosto grande sull’economia cinese, ma le difficoltà sono momentanee, temporanee, mentre il mercato cinese è enorme, ha un grande potenziale ed è tenace e i consumi sono vigorosi - sottolinea - Stiamo agendo in due direzioni principali: da un lato contenendo l’epidemia e dall’altro riprendendo la produzione. In tutte le province cinesi, fatta eccezione per lo Hubei, ci stiamo impegnando per riprendere il lavoro e la produzione".
L'ambasciatore spiega che "per aiutare le imprese a superare il momento di difficoltà, il governo centrale ha emanato una serie di politiche di sostegno: ad esempio, ha creato dei prestiti agevolati per le Pmi, abbassato i tassi di interesse, ridotto o annullato il carico fiscale sulle imprese in difficoltà; ha creato gli aiuti per le aziende per assumere personale ove necessario e per risolvere problematiche nella produzione e nella logistica. Crediamo che, dopo l’epidemia, l'economia cinese si vivrà un momento di nuovo vigore".
"In un contesto globalizzato come quello attuale, tutte le economie del mondo sono integrate, unite, nella gioia e nel dolore, e anche l’economia italiana sta subendo il colpo sferrato dall’epidemia", sottolinea ancora l'amb. Li. "Abbiamo notato come anche il governo italiano abbia emanato una serie di misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori per superare la crisi. Personalmente sono ottimista sul fatto che l’economia italiana possa superare questa difficoltà e che le imprese possano rimanere stabili e migliorare".
Nei rapporti tra Roma e Pechino, una volta passata l'emergenza coronavirus, tornerà il sereno dopo le tensioni delle settimane scorse provocate dalla decisione del governo italiano di bloccare i voli diretti con la Cina, assicura Li Junhua che poi, parlando di quella misura, prevista fino a fine aprile, ribadisce l'auspicio che vengano fatti gli "adeguamenti necessari". "'Dopo la pioggia viene sempre il sereno, io credo che, dopo aver sconfitto il virus, i rapporti tra Italia e Cina torneranno a vivere uno sviluppo ancora più grande e più sano", sostiene l'ambasciatore, ricordando il messaggio inviato nei giorni scorsi dal presidente cinese Xi Jinping al presidente Sergio Mattarella, in cui ribadisce che "le difficoltà sono temporanee, l'amicizia imperitura".
"Quest'anno ricorre il 50° anniversario dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche, i rapporti tra i due Paesi nell'ultimo mezzo secolo hanno vissuto molti vicissitudini internazionali", ricorda Li. "Nonostante l'epidemia abbia realmente portato a non poche difficoltà temporanee nei contatti quotidiani trai due Paesi, tuttavia dobbiamo guardare a come, mentre affrontiamo una sfida comune, i popoli italiano e cinese hanno sempre cercato l'aiuto reciproco e mantenuto una forte vicinanza".
L'ambasciatore sottolinea che "in realtà, nell'ultimo periodo, i contatti tra Italia e Cina ai massimi livelli non si sono mai fermati, il presidente Xi e il presidente Mattarella si sono scambiati messaggi scritti e il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ed il ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno avuto colloqui telefonici in cui hanno espresso sostegno reciproco e volontà di affrontare insieme il momento di difficoltà".
Quanto al blocco dei voli da e per la Cina, Li ricorda che "la parte cinese ha già espresso la sua preoccupazione per la sospensione dei collegamenti aerei diretti diverse volte".
"Dopo lo scoppio di un'epidemia che gli altri paesi vogliano prendere dei provvedimenti a riguardo è comprensibile", sostiene l'ambasciatore, "ma questi debbono basarsi su principi di ragionevolezza e adeguatezza. So che molti media, aziende e cittadini italiani si sono fatti sentire per esprimere il loro dissenso su tale misura. Quel che si può dire è che attendiamo che il governo italiano, in base al reale stato dei fatti, voglia fare gli adeguamenti necessari alle misure intraprese".
Quanto alla risposta della Cina all'epidemia di nuovo coronavirus è stata "senza precedenti" e di questo bisogna esserne "fieri", afferma Li Junhua, rivendicando l'efficacia delle misure messe in campo dal suo Paese, dove in effetti l'epidemia sta rallentando, i contagi diminuiscono, così come le vittime, mentre aumenta il numero dei guariti.
"La mitigazione dell'epidemia in Cina mostra chiaramente come le misure di prevenzione e controllo del governo cinese siano corrette ed efficaci ed è la prova più tangibile del contributo che la Cina sta dando al mondo intero", dice Li. "Credo che questo non sia solo il mio punto di vista, ma sia qualcosa di pienamente riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla comunità internazionale".
L'ambasciatore ricorda che "dopo lo scoppio dell'epidemia, sotto la salda e diretta guida del presidente Xi Jinping, abbiamo intrapreso le misure più onnicomprensive, rigide e complete. Che si tratti della 'chiusura totale' della città di Wuhan, delle corse per salvare i malati del personale medico sanitario o della disponibilità garantita di ogni tipo di bene materiale, le misure cinesi sono state di grande portata, messe in atto rapidamente, numerosissime, altamente efficaci e più uniche che rare".
Secondo Li, "le misure cinesi hanno permesso al mondo intero di guadagnare tempo prezioso per sconfiggere l'epidemia e al contempo hanno fornito esperienza preziosa per gli altri Paesi". Il team di esperti dell'OMS dopo la sua visita studio in Cina ha affermato che i metodi attuati da Pechino sono efficaci.
"Di fronte all'epidemia", conclude l'ambasciatore, "la Cina, l'intero Paese dall'alto al basso, ha mostrato uno spirito di unione e resistenza senza precedenti e rispondendo al virus in un modo senza precedenti, di questo vado molto fiero".
Buona cooperazione tra Italia e Cina sul fronte dell'emergenza coronavirus, e costanti contatti nell'ambito di specifici casi e procedure. A rivelarlo è l'ambasciatore cinese in Italia Li Junhua in una intervista all'agenzia di stampa cinese Xinhua. "Italia e Cina hanno sempre mantenuto buona comunicazione e cooperazione durante la gestione dell'epidemia," ha spiegato Li.
"Il Governo italiano ha donato alla Cina un carico di prodotti medicali per la prevenzione, e gli scienziati italiani si sono collegati spesso a distanza con i colleghi cinesi per confrontarsi sui casi accertati e sui protocolli terapeutici, con risultati evidenti. L'ambasciatore ha fatto riferimento al caso dei due turisti cinesi ricoverati all'Istituto per Malattie Infettive Spallanzani di Roma, come uno degli esempi di cooperazione.
"Il direttore del team di esperti per la risposta al Covid-19 della provincia dello Hubei e il prof. Zhao Jianping dell'Ospedale Tongji della Huazhong University of Science and Technology hanno effettuato videoconferenze continue con il team medico dello Spallanzani per discutere dei pazienti cinesi," ha detto. Tali riunioni a distanza "hanno avuto un ruolo importante nel processo di guarigione dei pazienti, e "le due parti continueranno ad avere contatti costanti," secondo Li.
L'ambasciatore cinese ha specificato che le autorità cinesi sono aperte a una maggiore cooperazione a distanza tra esperti "al fine di condividere con la controparte italiana le esperienze accumulate finora e di aiutare nella gestione dei protocolli di cura, soprattutto per i casi più gravi." L'amb. Li appoggia gli sforzi fin qui compiuti dalle autorità italiane nel contenere l'epidemia e prevenire il più possibile una ulteriore diffusione di casi di infezione.
"Attualmente la situazione dell'epidemia in Italia sta avendo un aggravamento, e il Governo italiano ha emanato una serie di nuove misure per la prevenzione e il contenimento della stessa, non posso che comprenderlo, ed essere d'accordo," ha sottolineato.
"Vorrei ribadire che tra Italia e Cina vi è un'amicizia duratura, e che tradizionalmente i due Paesi si sono aiutati a vicenda nei momenti di difficoltà".


Fonte: Redazione
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