Amb. UK: nuovo pacchetto di aiuti per contrastare flagello locuste in Africa e Asia

GD - Roma, 23 lug. 20 - L'Ambasciata del Regno Unito in Italia ha reso noto che il Governo di Londra ha stanziato nuovi fondi per far fronte all’ondata di locuste senza precedenti che quest’anno ha colpito l’Africa e l’Asia distruggendo migliaia di ettari di terra coltivata. Gli sciami di locuste sono cresciuti di 20 volte da marzo 2020.

Anne-Marie Trevelyan, ministro britannico per lo Sviluppo Internazionale, oggi ha infatti annunciato un nuovo pacchetto di aiuti del valore di £ 18 milioni per rispondere a questa crisi durante una visita sull’isola di Wight alla società britannica Micron Group, la quale fornisce irroratori spray di pesticidi alla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

L’impatto di questa piaga di insetti sull’Africa e l’Asia è stato aggravato dal coronavirus e le comunità più vulnerabili hanno dovuto far fronte a una diminuzione delle proprie scorte di cibo parallelamente alla pandemia.

Grazie ai fondi stanziati da UK Aid, la FAO utilizza gli irroratori di pesticidi del Micron Group in Africa e Asia. Alcuni sciami composti da milioni di insetti possono infestare oltre 160km quadrati ma questi spray sono in grado di ricoprire immense aree con sostanze pesticide.

A partire da gennaio 2020 la FAO è riuscita a controllare oltre 600.000 ettari di terra, salvando 1,2 milioni di tonnellate di raccolti per un valore di 372 milioni di dollari ed eliminando oltre 4 miliardi di locuste in 10 paesi dell'Africa orientale.

Dei 18 milioni di sterline annunciati oggi, 17 sono destinati all’appello di emergenza della FAO per controllare l’aumento di locuste in Africa orientale, Yemen e Sud-Ovest asiatico e per ridurre il rischio che gli sciami si diffondano nel Sahel.

Il Regno Unito stanzierà inoltre 1 milione di sterline per il miglioramento dei sistemi di allarme e prevenzione delle locuste per permettere ai paesi afflitti di prepararsi al loro arrivo. Questo sostegno, in collaborazione con l'Università di Cambridge e con i dati meteorologici del UK Met Office, aiuterà la FAO ad individuare i siti di riproduzione delle locuste e a controllare le infestazioni prima che possano colpire colture e pascoli cruciali.

La Banca Mondiale stima che il costo del supporto agli agricoltori e ai produttori colpiti dalle locuste solo in Africa orientale e nello Yemen potrebbe raggiungere gli 8,5 miliardi di dollari entro la fine del 2020.

Durante la sua visita all’isola di Wight Anne-Marie Trevelyan, Ministro per lo Sviluppo Internazionale, ha affermato: “Le comunità più vulnerabili sono sull’orlo di una carestia a causa della più grande invasione di locuste degli ultimi decenni, aggravata dalla pandemia di coronavirus. L'esperienza britannica ha un ruolo importante nel fornire alle aziende gli strumenti giusti per combattere gli sciami e individuare i loro spostamenti. Tuttavia è necessario che altri paesi si facciano avanti subito, altrimenti la crisi si diffonderà e causerà ancora più devastazioni”.

Il nuovo pacchetto di aiuti fa seguito agli 8 milioni di sterline già stanziati dal Regno Unito all'inizio di quest'anno per l'appello della FAO, a sostegno di Kenya, Somalia, Etiopia, Sudan, Sud Sudan, Eritrea, Eritrea, Gibuti, Tanzania e Pakistan per l’eliminazione di questi parassiti. Un supercomputer finanziato dal Regno Unito aiuta inoltre i paesi dell'Africa orientale a seguire i movimenti delle locuste in tutto il continente.

Durante la sua visita, il Segretario allo Sviluppo Internazionale ha incontrato i direttori del Micron Group per discutere di come i loro irroratori siano stati fondamentali per combattere le locuste nelle aree più colpite del mondo. Ha anche assistito all'assemblaggio degli irroratori nella fabbrica sull'Isola di Wight e partecipato a una dimostrazione del loro funzionamento.

Anthony Outlaw, direttore operativo del Micron Group, ha dichiarato: “Il Micron Group è orgoglioso di contribuire alla lotta mondiale contro le locuste attraverso la fornitura di attrezzature all'avanguardia per la FAO. Abbiamo continuato a lavorare instancabilmente durante tutta la pandemia per venire incontro a questa domanda. Tutta la nostra squadra comprende l'importanza di affrontare questa piaga e l'impatto che essa ha sulla sicurezza alimentare di milioni di persone".