Al compositore Ennio Morricone Ordine del Sol Levante per contributo a interscambio Giappone-Italia

GD - Roma, 30 nov. 19 - Il Giappone ha conferito al compositore Ennio Morricone l'Ordine del Sol Levante. L'onorificenza è stata attribuita al mestro italiano "per i meriti acquisiti nella promozione dell'interscambio fra Giappone e Italia nel campo della composizione musicale, in particolare di colonne sonore per film", ed è stata consegnata al maestro nella residenza dell'ambasciatore giapponese, a Roma.

"È un grandissimo onore per me", ha detto Morricone, 91 anni, ricevendo il riconoscimento e ricordando l'unico lavoro fatto in Giappone: "quando mi hanno chiesto di lavorare alla fiction di ambientazione storica 'Musashi', il mio timore era che mi chiedessero musiche giapponesi. Faccio musica europea, dissi loro, ma era proprio quello che chiedevano: il mio stile e niente altro".

Pergamena e onoreficenza sono stati consegnati dall'amb. Keiichi Katakami. "Il maestro Ennio Morricone, con le sue composizioni musicali per le opere dei registi più rappresentativi del mondo cinematografico italiano, ha contribuito notevolmente alla diffusione dei film italiani in Giappone, incrementandone la notorietà presso il pubblico giapponese", ha detto il diplomatico giapponese.

In particolare, ha aggiunto l'amb. Katakami "il film 'Nuovo Cinema Paradiso' è una delle pellicole italiane più amate dai giapponesi, e penso di non essere l'unico a rivivere le emozioni del film al solo ascoltare la melodia della colonna sonora".

L'ambasciatore ha poi sottolineato come Morricone, classe 1928, abbia "ampiamente dimostrato come la musica possa veicolare sentimenti, valicando ogni confine, con la colonna sonora dello sceneggiato di ambientazione storica Musashi".

La cerimonia è stata l'occasione per Morricone per annunciare che, dopo l'addio alle scene dato con il concerto tenuto a Lucca il 29 giugno scorso, a sorpresa ritornerà alla direzione d'orchestra nel 2020. Il maestro ha infatti detto che «l'anno prossimo ci dovrebbe essere un concerto nell'Aula Nervi, in Vaticano. Non me lo ha chiesto il Papa, ma comunque non potevo dire di no».

Ed ha aggiunto: «Ho anche scritto alcune cose: una per uno spot pubblicitario e un'altra, un po' scorbutica per chi deve eseguirla, che sarà diretta da mio figlio a inizio 2020 in piazza del Duomo a Milano. Ma non ha niente a che vedere con la musica da cinema.È musica che io definisco contemporanea».