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Africa: a Milano incontro sulle prospettive politiche ed economiche del Continente

30-01-2020 17:02 - Economia
GD - Milano, 30 gen. 20 - Il Prodotto Interno Lordo del continente africano dovrebbe crescere quest’anno del 4,1%, confermando il trend degli ultimi anni. E secondo i dati dell’Agenzia ICE il valore degli interscambi tra Italia e Africa è stato, nel primo semestre del 2019, di 19,5 miliardi di euro, in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi alcuni dei dati alla base di un incontro dal titolo “Africa 2020, prospettive politiche ed economiche”, organizzato dalla rivista "Africa e Affari" in collaborazione con lo studio fiscale e legale Andersen Tax & Legal e con Ethiopian Airlines.
Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per il 2020 indicano una crescita in tutte le aree del continente africano: 2,3% nella zona Australe su cui peraltro pesano siccità e stagnazione in Sudafrica; 3% in Africa Centrale in cui sei Paesi su sette esportano petrolio; 4,5% nell’Africa Settentrionale in cui sebbene le tensioni in Libia rappresentino un’incognita, Egitto e Marocco fanno da traino; 4,9% in Africa Occidentale dove a fare da volano potrebbero essere i piani di sviluppo di Costa d’Avorio e Senegal; 6,1% nella zona Orientale del continente, con una base produttiva diversificata, bassi prezzi delle materie prime e aumento dei consumi interni.
Più in generale, gli Stati non ricchi in risorse naturali (Senegal, Rwanda, Costa d’Avorio, Etiopia) continueranno a crescere maggiormente grazie anche a una maggiore produzione agricola e a rilevanti investimenti pubblici, mentre i Paesi esportatori di materie prime seguiranno l’andamento dei mercati, per ora positivi.
Alla luce di questi dati, non è dunque un caso che il rapporto “Doing Business 2020” della Banca Mondiale abbia inserito cinque economie africane nella short list delle 20 economie mondiali con i maggiori progressi nel miglioramento del clima degli affari: Nigeria, Togo, Kenya, Gibuti e Zimbabwe.
Il convegno milanese ha puntato l’attenzione proprio su come alcuni temi decisivi in agenda per il 2020 come il futuro dell’area continentale di libero scambio (Afcfta), la ricapitalizzazione della Banca Africana di Sviluppo, la conferma dell’African Investment Forum, l’emergere di nuove tendenze sulle necessità di finanziamento delle infrastrutture e la questione del debito, debbano ricevere particolare attenzione ed essere costantemente sotto i riflettori affinché si possano creare le giuste opportunità di business tra le due sponde del Mediterraneo.
Per Gianfranco Belgrano, direttore editoriale di Africa e Affari, il quadro che emerge dai dati “continua a parlare di un continente in crescita, seppur a macchia di leopardo, con un’avanguardia di Paesi che tira la volata, e una coscienza continentale sempre più marcata, segnata dal varo dell’area di libero scambio africana. A fronte di questo scenario serve un maggiore sostegno alle imprese italiane che, sempre più numerose, guardano a questa parte di mondo per fare business. E serve la consapevolezza che una crescita globale e sostenibile passa da una collaborazione alla pari con l’Africa”.
Dopo l’apertura da parte degli organizzatori, si sono avvicendati gli interventi di esponenti del ministero degli Affari Esteri, Banca Europea degli Investimenti (BEI), InfoAfrica, Lagos State Public Private Partnership Office of Nigeria, Cassa Depositi e Prestiti, Fiera di Roma, Studio Boeri Architetti, oltre alla presentazione di “The Bridge Africa-Europe” da parte di Alessandro Moretti, socio di Andersen Tax &
Legal e coordinatore europeo del progetto.


Fonte: Carlo Rebecchi
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