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8 Marzo: IDI a ONU Ginevra Forum WDM2022 su donne e diplomazia

07-03-2023 17:07 - Agenda
Paolo Giordani Paolo Giordani
GD - Ginevra, 7 mar. 23 - Coniugare l'“eccezionale valore universale” che pone le donne al centro dell’Agenda di Pace e Sicurezza dell’ONU con la piena comprensione dei valori locali “intangibili e spirituali”, quando “si sviluppano iniziative volte a promuovere la partecipazione delle donne nella mediazione diplomatica dei conflitti”; valorizzare “il concetto e il ruolo delle comunità come circuiti che generano riferimenti o rispondono a bisogni elementari e relazionali”; ridurre “a breve e medio termine” il divario tra lo status della legislazione a livello nazionale e internazionale e la sua applicazione nei settori sociali ed economici; proporre “che gli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani siano affissi in ogni aula scolastica a tutti i livelli degli istituti di istruzione obbligatoria fino alle Università”. Sono alcune delle raccomandazioni concordate dai partecipanti alla Conferenza multilaterale internazionale «Il ruolo delle donne nell’intermediazione diplomatica dei conflitti», tenutasi a Roma il 19 e 20 ottobre 2022, promossa dall’Istituto Diplomatico Internazionale. Se ne riparlerà domani, 8 marzo, al Palais des Nations di Ginevra, la principale sede ONU in Europa, in un forum che ha lo scopo di diffondere e approfondire i risultati della Conferenza.
Invitati a partecipare al Forum, in presenza o da remoto, sono le ONG accreditate con status consultivo all’ECOSOC, le Rappresentanze Permanenti dei Paesi partecipanti alla Conferenza ed i relatori della Conferenza WDM2022 per promuovere il dibattito e ampliare il contributo della società civile alla realizzazione del programma internazionale Donne, Pace e Sicurezza, secondo la risoluzione 1325/2000 delle Nazioni Unite. Le osservazioni del Forum saranno condivise dall’IDI con l’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra, con la Commissione sulla condizione delle Donne CSW e con il pubblico in generale.
Dalle ore 13 alle 15,30 il Forum si articolerà in due parti: l’esposizione delle conclusioni e delle raccomandazioni e il dibattito. Parteciperanno tra gli altri - oltre al presidente dell’IDI, avv. Paolo Giordani , al vicepresidente prof. Carlo Curti Gialdino e alla delegata IDI per lo sviluppo delle relazioni con le Organizzazioni governative, non governative e internazionali, Patrizia Coppola, che presiederà la sessione – il ministro plen. Fabrizio Lobasso, vicedirettore centrale per i Paesi dell’Africa Subsahariana del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, l’on. Aicha Nanette Conté, ministro per la Promozione Femminile, l’Infanzia e le Persone vulnerabili della Guinea Conakry; Ergogie Tesfaye, ministro delle Donne e degli Affari Sociali della Repubblica Democratica Federale di Etiopia; l’on. Aissata Tall Sall, ministro degli Affari Esteri del Senegal; l’on. Mbagnick Ndiaye, ex ministro della Cultura e della Comunicazione del Senegal; Nicole Bwatshia Ntumba, vicedirettrice del gabinetto del Presidente della Repubblica democratica del Congo per le questioni politiche, giuridiche e diplomatiche; la sen. Nilofar Bakhtiar, presidente della Commissione nazionale sulla condizione delle donne del Pakistan; Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Ilham Allah Chiara Ferrero, già segretario generale Co.Re.Is. Comunità Religiosa Islamica d’Italia; Arianna Briganti, cofondatrice e vicepresidente di Nove Onlus attiva dal 2013 a tutela delle donne afghane; la cantautrice israeliana Noa, attivista per i diritti umani, già intervenuta a Roma come relatrice e come ambasciatrice della conferenza.
Con la conferenza, l’IDI ha inteso dare un qualificato contributo all’attuazione della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell’ONU su Donne, Pace e Sicurezza (2000) e al IV Piano d’azione nazionale della Repubblica Italiana sulla stessa materia, evidenziando tre grandi temi che richiedono “attenzione e intervento”: la violenza di genere, i femminicidi, lo sfruttamento sessuale e i casi di stupro “che stanno aumentando esponenzialmente in tutto il mondo”; il “divario evidente” tra il diritto internazionale e le leggi vigenti nei vari sistemi nazionali che ancora non sono riusciti a produrre un vero cambiamento; il ruolo dell’istruzione a livello familiare e istituzionale per promuovere il rispetto, l’inclusione e l’empowerment delle donne e delle ragazze. All’incontro dell’ottobre scorso hanno partecipato rappresentanti dei Governi e della società civile di Albania, Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Guinea Conakry, Israele, Italia, Kosovo, Pakistan, Perù, Senegal, Siria, Sud Sudan e Stati Uniti d’America.
È possibile seguire il Forum all’indirizzo:
https://ungeneva-vc.webex.com/ungeneva-vc/j.php?MTID=m9ba6d476178c6786311c2a98a1181cbb
Il documento con le conclusioni e raccomandazioni della conferenza di Roma è scaricabile qui: https://www.flipbookpdf.net/web/site/bb503fcf13935bb4cf7ea7642ae66cfe969d411fFBP27358053.pdf.html#page/1


Fonte: Redazione
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