Austria: per doppia cittadinanza ad altoatesini Governo di Vienna creerà un "gruppo di lavoro"

23-03-2018 18:52 -

GD - Vienna, 22 mar. 18 - Sarà un gruppo di lavoro del Governo di Vienna a chiarire la proposta di concedere la cittadinanza austriaca ai residenti di lingua tedesca dell´Alto Adige. Si è svolta a Vienna la riunione con i consiglieri Provinciali di Bolzano, convocata dal Governo austriaco sul tema della doppia cittadinanza per i cittadini dell´Alto Adige.
Da parte italiana erano presenti il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher; il vicepresidente del Consiglio Provinciale, Thomas Widamn; l´assessore e segretario della Svp, Philipp Achammer; Ulli Mair per i Freiheitlichen; il vicepresidente del Consiglio Provinciale, Thomas Widamn; l´assessore e segretario della Svp, Philipp Achammer; Sven Knoll per Suedtiroler Freiheit; Andreas Poeder per Buergerunion; Hans Heiss per i Verdi; il consigliere provinciale e regionale Alessandro Urzi per Alto Adige nel Cuore.
Non ha partecipato alla riunione l´ambasciatore d´Italia a Vienna, Sergio Barbanti, sulla base di un divieto comunicatogli dal ministro degli Esteri di Roma, Angelino Alfano, subito dopo la convocazione dell´incontro nella capitale austriaca.
Secondo quanto riferito da Sven Knoll, il quale ha dato dell´incontro una valutazione "molto positiva", il Governo austriaco "vuole adesso istituire un gruppo di lavoro per chiarire i quesiti ancora aperti". "C´è una una maggioranza per il doppio passaporto, solo i verdi e i neofascisti sono contrari" ha detto Knoll.
Alessandro Urzì, consigliere della Provincia di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige, con Fratelli d´Italia L´Alto Adige nel cuore, è stato l´unico rappresentante del Consiglio Provinciale di Bolzano in lingua italiana a partecipare all´incontro, ha sottolineato in una nota, che la riunione è stata "convocata dal Governo di Vienna contro le posizioni espresse a chiare lettere dal Governo italiano.Ho deciso di partecipare per ricordare gli obblighi da parte dell´Austria al rispetto degli accordi che hanno portato all´Autonomia e che questa iniziativa unilaterale mette gravemente in discussione. Si tratta di una forzatura che alimenta una frattura profonda nella società che si vorrebbe divisa fra cittadini di diversa serie, a seconda del gruppo linguistico di appartenenza".
Secondo Urzì, oltre a mettere in discussione l´Autonomia della Provincia, "la proposta di estensione della doppia cittadinanza ha un significato recondito, chiaramente ostile verso l´Italia e verso quello che ha fatto sinora per la Provincia di Bolzano. Il caso va archiviato e basta. In questo senso, da altoatesino di lingua italiana, il mio appello al Governo austriaco. Ho ricordato e ricorderò, infine, che l´interlocutore dell´Austria deve essere il legittimo Governo italiano e non il Consiglio di Bolzano".


Fonte: Carlo Rebecchi