Al museo del Bardo di Tunisi esposte antichità romane degli Uffizi

17-03-2018 09:04 -

GD - Tunisi, 17 mar. 18 - A tre anni dall´attentato terroristico del 18 marzo 2015, che causò 22 morti e innumerevoli feriti, il Museo del Bardo di Tunisi inaugura domani una mostra sulle antichità romane provenienti dalla Tunisia e presenti da oltre tre secoli nelle collezioni degli Uffizi e nei depositi dell´Archeologico a Firenze. In tutto andranno nel museo tunisino 24 pezzi, per lo più epigrafi e stele votive e funerarie, che per 200 anni, fino a metà circa dell´Ottocento, erano esposte nella sala d´ingresso della galleria fiorentina ed erano le uniche testimonianze, in tutta Europa, dell´Africa romana che attraevano studiosi da gran parte d´Europa.
La mostra, realizzata in collaborazione con l´Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e la curatela degli Uffizi, è interamente finanziata dalla Regione Toscana, con circa 70 mila euro. "È anche un´occasione per dare un segnale unitario, la cultura contro il terrorismo, visto che sia gli Uffizi nel ´93 che il Bardo nel 2015 sono stati colpiti da attentati, anche se di matrice diversa", ha sottolineato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.
In occasione dell´inaugurazione della mostra è previsto un concerto della Scuola di Musica di Fiesole, con il quartetto Taag e il giovane soprano Yosra Abid. Il concerto darà avvio ad una stagione di nuove collaborazioni della scuola con la Tunisia e con l´istituto di cultura italiano della capitale africana.
"Le relazioni tra la nostra regione e la Tunisia sono consolidate. Operiamo su più fronti, dall´economia sociale e solidale al rafforzamento istituzionale fino al sostegno del processo di decentramento, con il coinvolgimento di università, comuni e società civile. La Toscana è tra le pochissime regioni italiane ed europee attive nelle zone più sfavorite e povere della Tunisia e nel biennio 2017-2018 sono attivi progetti per un milione e 400mila euro. La mostra sarà un modo per contribuire alla ripresa del turismo culturale del paese, gravemente compromesso dopo il grave attentato di tre anni fa", ha affermato la vice presidente della Regione Toscana, Monica Barni.
Le opere che dagli Uffizi sono ora al Bardo furono portate a Firenze nel ´600 dal giovane medico pisano Giovanni Pagni, che le ricevette come dono dal governatore dell´epoca Bey Murad II, ove rimase in servizio un anno. Le opere, epigrafi, stele funerarie e stele votive della Roma dell´età imperiale entrarono a far parte della collezione del cardinal Leopoldo de´ Medici e, alla morte di questi, nel 1675, delle collezioni degli Uffizi. Nel percorso allestito al Bardo sarà inserito anche un ritratto di Giovanni Pagni, messo a disposizione dall´università di Pisa.

di Carlo Rebecchi



Fonte: Carlo Rebecchi