8 marzo: Alfano, donne possono fare differenza nella gestione delle sfide a pace e sicurezza

08-03-2018 12:57 -

GD - Roma, 8 mar. 18 - "Le donne come protagoniste del cambiamento, della risoluzione pacifica dei conflitti, della lotta contro la povertà. È questo il messaggio che voglio inviare oggi, in occasione dell´8 marzo e a cui unisco gli auguri a tutte le donne della Farnesina, in servizio a Roma e all´estero". Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano.
"Nel giorno in cui, attraverso la celebrazione della donna, vogliamo promuovere la cultura del rispetto", ha affermato il ministro, "ribadisco la mia personale convinzione che le donne possano fare la differenza nella gestione delle sfide alla pace e alla sicurezza internazionale. Abbiamo però bisogno di più donne che siano protagoniste in attività di mediazione. Oggi purtroppo sono ancora troppo poche".
"La Farnesina, anche tramite la propria rete diplomatico-consolare e le attività di cooperazione allo sviluppo"; ha proseguito Alfano, "promuove e sostiene azioni, anche a livello locale, per favorire la partecipazione politica delle donne e incentivare il loro ruolo nell´economia e nella lotta alla povertà, nella convinzione che lo sviluppo civile, politico, economico, sociale e culturale di ciascun Paese non possa realizzarsi senza la piena partecipazione e il contributo fondamentale delle donne".
Il ministro ha sottolineato ancora che "l´8 marzo è anche l´occasione per ricordare che l´Italia durante la presidenza di turno del G7 l´anno scorso, ha promosso il primo Vertice delle Pari Opportunità e l´adozione di una ´Roadmap for a gender-responsive economic empowerment´, un piano di azione trasversale per l´uguaglianza di genere, la riduzione della violenza contro donne e bambine e la più ampia partecipazione femminile nei processi decisionali. Sempre nel 2017 inoltre la Farnesina ha lanciato il Mediterranean Women Mediators Network, per rafforzare il ruolo delle donne nelle attività di mediazione nella regione".
Alla luce del sempre maggiore coinvolgimento delle donne in situazioni belliche o post-belliche, la Farnesina ha messo in rilievo il loro apporto decisivo nel processo di risoluzione pacifica dei conflitti e riafferma l´impegno dell´Italia nella prevenzione e la lotta a tutte le forme di discriminazione e di violenza contro le donne. Ribadisce inoltre il proprio appoggio alle campagne internazionali per l´eliminazione di tutte le pratiche dannose, a partire delle mutilazioni genitali femminili e dai matrimoni precoci e forzati, oltre a quelle per la prevenzione e la lotta alle violenze sessuali in situazioni di conflitto e di emergenza.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stato allestito al Ministero degli Affari Esteri un punto informativo dove medici del Poliambulatorio ASL Roma 1 nel MAECI hanno offerto orientamento in tema di prevenzione oncologica femminile.
Il Segretario Generale ambasciatore Elisabetta Belloni ha inaugurato il desk ed ha sottolineato la concretezza dell´iniziativa rivolta a tutte le donne del Ministero. Con l´occasione è stata realizzata una nota informativa dedicata ai percorsi gratuiti di screening offerti dal sistema sanitario regionale.
L´iniziativa è stata realizzata dal Comitato Unico di Garanzia e dall´Ufficio Affari sociali del MAECI con il sostegno dell´associazione delle donne diplomatiche.
Sempre in occasione della Giornata Internazionale della Donna, lo stesso ministro Alfano ha annunciato che la Sala riunioni della Direzione Generale degli Italiani all´Estero sarà intitolata alla memoria dell’ambasciatrice Carla Zuppetti.
Carla Zuppetti ha rivestito dal 2008 al 2012 l´incarico di direttore generale per gli Italiani all’Estero e nel corso della sua intera carriera ha svolto prevalentemente funzioni consolari, in Paesi di forte emigrazione italiana, come la Germania e la Svizzera. È stata viceconsole a Basilea; reggente il Consolato Generale a Leningrado; console a Francoforte; consigliere per l’Emigrazione a Parigi e infine ambasciatrice a Berna, dove è deceduta in servizio.
È la prima volta che una Sala della Farnesina viene intitolata ad una diplomatica donna; con questo gesto il Ministero intende onorare la memoria di un’ambasciatrice che ha speso la sua carriera al servizio dello Stato ed in particolare degli italiani all´estero.


Fonte: Carlo Rebecchi