Semestre Presidenza Bulgaria dell´UE: Amb. Raykov alla FeBAF, "Serve Unione più forte e apertura ai Balcani"

27-02-2018 19:25 -

GD - Roma, 27 feb. 18 - Coesione economica e sociale, stabilità e sicurezza, Balcani e digital economy. Queste le quattro aree di priorità dell´attuale semestre di presidenza della Bulgaria del Consiglio dell´Unione Europea. Ad approfondirle è stato Marin Raykov, ambasciatore bulgaro in Italia, ospite di FeBAF a Roma, nell´ambito del ciclo di incontri dedicati ai semestri di presidenza.
Un programma, quello del primo semestre 2018 di presidenza della Bulgaria, che vede un forte focus anche su Unione Bancaria e dei Mercati dei Capitali. Completare l´unione economica e monetaria resta infatti tra le priorità per supportare l´economia reale, promuovendo così crescita economica, competitività e lavoro.
Il diplomatico ha sottolineato che la presidenza UE di turno della Bulgaria si concentrerà in questo senso sul completamento dell´unione bancaria e, più in particolare, sulla riduzione dei rischi e lo sviluppo dell´unione dei mercati di capitali. Garantire progressi sulla proposta di istituzione di uno schema europeo di garanzia dei depositi (EDIS) così come sulla proposta legislativa per la creazione di un prodotto pensionistico pan-europeo sono aspetti centrali nel programma di Sofia.
Grande attenzione, ovviamente, anche ai Balcani. L´ambasciatore ha ribadito che la Bulgaria guarda anche all´aiuto ai Paesi dell´area nel percorso di ingresso nell´Unione Europea, pur senza corsie preferenziali, testimonia l´impegno e la crescente attenzione ai "vicini" da parte dell´UE. Anche FeBAF guarda con attenzione ai mercati finanziari, bancari e assicurativi dell´area come testimoniato dal Forum di Trieste, tenutosi per la prima volta nel maggio 2017 e che si ripeterà quest´anno il 5 e 6 giugno.
Prioritario per questa presidenza risulterà il supporto alle riforme nei paesi della regione, così come un forte impegno sul tema della connessione con l´Unione dal punto di vista infrastrutturale e digitale migliorando il collegamento delle reti stradali, ferroviarie e aeree ma concentrandosi anche su reti energetiche, educazione e reti digitali.
Non sono mancati nel corso dell´incontro con il diplomatico di Sofia riferimenti alla situazione economica specifica della Bulgaria. Un Paese in espansione che, seppur conti su un PIL di poco più di 50 miliardi di dollari per i suoi circa 7 milioni di abitanti, ha un debito pubblico al 26% rispetto al PIL, disoccupazione sotto il 6% ed una politica di attrazione degli investimenti che si avvale anche di una fiscalità caratterizzata da una flat tax attualmente al 10%.


Fonte: Redazione