Il Comitato Preparatorio ha confermato la volontà degli Stati partecipanti di assicurare l'entrata in vigore del TUB non appena sarà completato l'iter delle ratifiche e auspicabilmente già agli inizi del 2021. Per consentirlo, ha approvato una provvisoria ridistribuzione di competenze della sede di Londra fra le sedi esistenti di Parigi e Monaco di Baviera, a condizione tuttavia che si tratti di una soluzione di breve periodo, in attesa che l'accordo entri in vigore e che l'Italia possa avviare, d'intesa con gli altri Stati firmatari, la procedura di modifica dell'accordo per includervi Milano quale terza sede della divisione centrale Tribunale.
A Bruxelles, fonti qualificate hanno indicato che quella di Milano è una candidatura forte con buone possibilità di ottenere la sede, in quanto "l'Italia è un membro di peso nel comitato".
In particolare, durante l'incontro odierno, si è discusso di come procedere con l'accordo per il Tribunale unificato per i brevetti, dopo l'uscita di Londra. Nessuna decisione è però stata presa, ma la riunione, che le stesse fonti hanno definito molto pragmatica, ha dato il via ai negoziati su possibili soluzioni temporanee, come la divisione delle competenze di Londra tra le sedi di Monaco e Parigi.
La candidatura di Milano dovrà misurarsi con quelle di Amsterdam, che ospita già la sede dell'Ema, e Parigi, che ha già una sede del Tribunale. Ma non si può escludere che nel prossimo futuro non si faccia avanti anche qualche altra città europea.