Da Berlino a Roma il ricordo dei militari internati nel 1943-45

20-02-2018 17:54 -

GD - Roma, 20 feb. 18 - Apre domani a Roma, dopo essere stata presentata a Berlino, la mostra "Italia-Germania: insieme per una politica della memoria", allestita dall´ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall´Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari) nella propria sede. L´obiettivo è quello di contribuire a una comune memoria sulla drammatica vicenda nei lager nazisti dei 650 mila Internati Militari Italiani (IMI) 50.000 dei quali morirono, che dopo l´8 settembre 1943 opposero un "no" alle richieste di collaborazione con la Wehrmact e con la Repubblica di Salò.
La realizzazione della mostra, sottolinea nel comunicato di presentazione dell´evento il presidente dell´ANRP, Enzo Orlanducci, è stata resa possibile tra gli altri "dai Ministeri degli Esteri tedesco e italiano, dagli Ambasciatori della Repubblica Federale di Germania a Roma e d´Italia a Berlino, dalla Direzione
dell´Unità di analisi, programmazione, statistica e documentazione storica - Archivio storico del ministero degli Affari Esteri italiano e dal direttore dell´Istituto Italiano di Cultura a Berlino".
Curata da Luciano Zani, la mostra raccoglie reperti originali provenienti dai campi e documenti inediti ritrovati presso l´Archivio Storico del Ministero degli Esteri, e focalizza l´attenzione che la Repubblica Sociale Italiana prestò agli internati in Germania: sia per le pressioni dei milioni di loro famigliari, sia per l´esigenza di Mussolini e del ministro della Guerra, Rodolfo Graziani, di creare un esercito repubblicano, cui le autorità del Reich erano fermamente contrarie.
I documenti esposti - giornali, testimonianze del direttore del Servizio Assistenza Internati e di funzionari del Partito Fascista Repubblicano, lettere di Filippo Anfuso, ambasciatore a Berlino, del ministro Graziani e dello stesso Mussolini - provengono da una sezione speciale, il GABAILG-Gabinetto Assistenza Italiani Lavoranti in Germania, istituita a inizio 1945 per dare applicazione agli accordi italo-tedeschi di Bellagio, che avrebbero dovuto definire i termini dell´impiego degli ex Internati e dei molti connazionali che già lavoravano nelle fabbriche del Reich. In contatto con la Croce Rossa Italiana, fu attiva per meno di tre settimane durante cui il responsabile Delfino Rogeri de Villanova cercò di rimpatriare lavoratori e internati dalle zone nelle quali avanzavano gli eserciti russo e anglo-americano.
La seconda parte della mostra documenta le condizioni di vita e di lavoro degli IMI nei lager attraverso oggetti, scritti e testimonianze degli internati, tratti dalla rassegna permanente "Vite di IMI. Percorsi dal fronte di guerra ai lager tedeschi" dell´ANRP e consente di consultare un Albo degli IMI caduti.


Fonte: Carlo Rebecchi