Recuperata in Germania scultura di Afrodite del primo secolo rubata a Foggia

14-02-2018 12:41 -

GD - Roma, 14 feb, 18 - È stata rimpatriata in Italia da Monaco di Baviera (Germania) la scultura archeologica di marmo, del I secolo d.C., acefala, raffigurante la dea greca dell´amore Afrodite, rubata nel 2011 nell´Università di Foggia. Ne dà notizia il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale precisando che l´indagine dei militari della Sezione Archeologia del Reparto Operativo era stata avviata in seguito al monitoraggio del mercato antiquariale, sia nazionale che estero, che ha rilevato, nel 2013, una vendita sospetta, in una casa d´aste bavarese, di un reperto di chiara provenienza italica.
La successiva comparazione dell´immagine della statua, con quella contenuta della banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha confermato che il bene era provento del furto, perpetrato nell´agosto 2011, ai danni dall´ateneo pugliese, come confermato dagli approfondimenti, svolti anche in collaborazione con i funzionari del MiBACT.
Il ritrovamento della statua acefala, del valore commerciale di 350 mila euro, è stato l´epilogo di un´articolata indagine, che grazie alla consolidata e proficua collaborazione con la polizia tedesca, ha permesso nel 2016 di arrestare tre persone: il venditore di Ladispoli (Roma) che gestiva un "supermarket" di reperti, scavati illegalmente o rubati; il "corriere" che consegnava all´estero le consegne e il destinatario, un contrabbandiere tedesco, solito venire in Italia per visionare i reperti e scegliere quelli di migliore fattura per poi rivenderli al mercato nero. Nel 2016 erano stati recuperati oltre 2.500 reperti, ma mancava all´appello la statua di Afrodite, che è ora stata finalmente restituita al patrimonio culturale italiano Il ritrovamento della statua acefala, del valore commerciale di 350 mila euro, e´ stato l´epilogo di un´articolata indagine, che grazie alla consolidata e proficua collaborazione con la polizia tedesca, ha permesso nel 2016 di arrestare tre persone: il venditore di Ladispoli (Roma) che gestiva un "supermarket" di reperti, scavati illegalmente o rubati, il "corriere", che consegnava all´estero le consegne; il destinatario, un contrabbandiere tedesco, che era solito venire in Italia per visionare i reperti e scegliere quelli di migliore fattura per poi rivenderli al mercato nero.
Nel 2016 erano stati recuperati oltre 2.500 reperti ma mancava all´appello la statua di Afrodite, che è stata finalmente restituita al patrimonio culturale italiano a seguito di attività rogatoriale internazionale, promossa dalla Procura della Repubblica di Roma. Quanto prima la scultura potrà essere nuovamente ammirata dal pubblico.



Fonte: Carlo Rebecchi