Sottosegretario D. Bianchi inaugura in Cina la mostra "Pompei -The infinite Life"

08-02-2018 17:59 -

GD - Chengdu, 8 feb. 18 - Il Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo, Dorina Bianchi, ha inaugurato a Chengdu (Cina) la prestigiosa mostra "Pompeii - the Infinite Life", al museo archeologico di Jinsha.
"Oggi grazie all´archeologia percorriamo un viaggio ideale che supera la sfera spazio temporale: chi avrebbe mai immaginato di poter ammirare i reperti dell´area Vesuviana restituiti alla luce con i guerrieri di Terracotta del primo imperatore cinese Qin Shi Huang! La mostra che abbiamo appena inaugurato rappresenta una vera e propria opportunità di dialogo culturale tra l´Italia e la Cina. Da oggi tutti coloro che visiteranno ´Pompei -The infinitite Life´ entreranno in contatto con il nostro mondo antico e con le radici profonde del patrimonio storico e culturale del nostro Paese. E ci inorgoglisce che i nostri amcici Cinesi, con tradizioni millenarie guardino all´Italia e alla sua cultura con interesse", ha detto il sottosegretario Bianchi tagliando il nastro della mostra "Pompeii-The Infinite Life", allestista nel Jinsha Archaeology Museum di Chengdu, nata da un progetto della Società cinese China Museum Ldt di Pechino, che fornisce contenuti ad oltre 500 musei cinesi, con la collaborazione della Direzione generale dei Musei del Mibact.
Un viaggio tra i secoli e tra le culture dei due paesi che si trasforma in una contemporanea versione del "Grand Tour" e che trasporta in Cina i miti della cultura europea facendoli incontrare con il vastissimo patrimonio culturale cinese.
La rappresentante del Governo italiano ha poi sottolineato che "la Cina è da anni un nostro partner culturale. Non è un caso che proprio dall´Italia, da Venezia, la città di Marco Polo, abbia preso avvio lo scorso gennaio l´anno del Turismo Europa Cina, una opportunità preziosa per rafforzare le nostre relazioni, nella consapevolezza che i rapporti economici e turistici non si esauriscono nella crescita degli scambi commerciali ma coinvolgono i legami e l´amicizia tra le diverse comunità nazionali. E l´inaugurazione di Venezia ha ribadito l´importanza che l´Italia riveste come snodo strategico e commerciale della parte mediterranea della via della seta. Il nostro obbiettivo", ha detto ancora, "è la costruzione di un dialogo continuo e permanente tra i settori dell´arte, della cultura e delle industrie creative dei nostri Paesi. Questo è il senso profondo della mostra ´Pompei -The infinitite Life´ che sarà ospitata nei cinque maggiori musei Cinesi", ha sottolineato il sottosegretario di Stato, "per far incontrare i giacimenti culturali di inestimabile valore presenti nei nostri Paesi. Voglio ricordare che la Cina e l´Italia detengono il maggior numero di siti UNESCO. Insomma, una nuova via della seta della conoscenza e della cultura".
All´inaugurazione erano presenti il vicedirettore permanente dell´ufficio della propaganda del Sichuan; il direttore del Museo Archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini; il direttore generale della Commissione per la Cultura e la Stampa del Sichuan e il console generale d´Italia a Chongqing, Filippo Nicosia.

Breve scheda
Sono 120 i reperti di alto valore selezionati dal MANN, il Museo Archeologico di Napoli con la cura scientifica di Pietro Giovanni Guzzi, la consulenza museografica di Gianni Bulian e la collaborazione degli scavi di Pompei, che costituiscono il nucleo principale della mostra che visiterà la Cina presentandosi come il racconto archeologico più intenso della storia umana.
Reperti di terracotta, bronzo e oro, statue, nonché affreschi e arredi provenienti dall´area vesuviana e risalenti all´età romana saranno infatti esposti in cinque prestigiose sedi museali cinesi: all´Archaeology Museum di Chengdu fino al 3 maggio, al Qinshihuang Mausoleum Museum (1 giugno - 24 agosto), al Tianjin Museum (21 settembre - 14 dicembre), al Wuhan Museum (8 gennaio - 2 aprile 2019), per poi concludersi in un quinto museo cinese in corso di definizione.
L´allestimento è a cura di architetti italiani ed è stato studiato in modo tale che i reperti di Pompei interagiscano con le meraviglie dei siti archeologici cinesi. Così, ad esempio a Jinsha si incontrano i misteri della dinastia Shang e Zhou (fino al XVII secolo a.C.), a Xi´an l´esercito di terracotta porta Pompei nel terzo secolo a.C., e al museo di Panloncheng la cultura di Erligang (1600-1450 a.C.) si confronta con il mito di Dioniso.


Fonte: Ministero Affari Esteri