ONU: intervento dell´amb. Cardi alla 56.ma Commissione per lo Sviluppo Sociale

02-02-2018 08:04 -

GD - New York, 2 feb. 18 - Di seguito l´intervento nazionale pronunciato dall´ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente dell´Italia presso le Nazioni Unite, alla 56.a Sessione della Commissione per lo Sviluppo Sociale.
"L´Italia, in primo luogo, si allinea alla dichiarazione rilasciata dalla Bulgaria a nome dell´Unione Europea e desidera aggiungere le seguenti osservazioni nella sua capacità nazionale.
Innanzi tutto, vorrei ripristinare la ferma convinzione dell´Italia sulla rilevanza e la centralità della Commissione per lo sviluppo sociale (CSocD), con il suo obiettivo di far progredire la coesione sociale e la prosperità delle società e di garantire che sia prestata una protezione adeguata a tutti gli individui e in particolare a quelle categorie e gruppi sociali vulnerabili come le persone con disabilità, gli anziani, i giovani e la famiglia. Completamente incarna i concetti di approccio "centrato sulla persona" e di responsabilità intergenerazionale - su cui l´Italia pone un alto premio - che è l´unica strada che può guidarci verso uno sviluppo che si dimostra inclusivo e fattibile a lungo termine. La rilevanza della Commissione, a nostro avviso, è stata ulteriormente rafforzata dall´Agenda 2030 e dai suoi obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS): in effetti solo un equilibrio tra, da un lato, la visione dello sviluppo della società nel suo complesso e dall´altra, l´attenzione ai bisogni di ogni singolo individuo - che è in sintesi ciò di cui parla il CSOCD - ci permetterà di non lasciare nessuno indietro. E con la dovuta riforma, che la risoluzione di quest´anno sui "metodi di lavoro" sta prendendo nella giusta direzione, la Commissione diventerà ancora più rilevante e contribuirà attivamente all´agenda delle Nazioni Unite.
Raccomandiamo la scelta del tema prioritario della Commissione: è evidente la connessione tra lo sradicamento della povertà e il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e in tale ottica l´intima connessione tra la dimensione sociale ed economica dello sviluppo. Sradicare la povertà, in conformità con SDG n. 1, innescherebbe quindi il godimento di tutti gli altri obiettivi stabiliti.
Come sappiamo, la povertà è una questione multidimensionale che deve essere combattuta in ogni società e in ogni dimensione. Ecco perché l´Italia è pienamente impegnata a sostenere, potenziare e abilitare i contesti più vulnerabili e fragili: donne e ragazze discriminate, rifugiati, persone con disabilità, bambini e persone colpite da conflitti, instabilità e crisi protratta.
La Cooperazione italiana allo sviluppo mette al centro delle sue azioni lo sviluppo sociale ed economico di ogni comunità fornendo a ciascuno strumenti, conoscenze e contesti che consentano loro di esprimere appieno il pieno potenziale di ogni persona.
Per sradicare la povertà dobbiamo evitare il circolo vizioso della dipendenza: dovremmo davvero dare potere alle persone e alle comunità, al fine di farle crescere mentre le supportano, per costruire resilienza proteggendole, per permettere loro di essere esse stesse attore, garantendo allo stesso tempo che non siano lasciati indietro.
Tra le categorie di competenza della Commissione, vorrei soffermarmi su due in particolare: i giovani e le persone con disabilità.
Innanzitutto, l´Italia investe nei giovani come fattori chiave per il cambiamento, volani per lo sviluppo e costruttori di pace. Solo la combinazione virtuosa tra la piena attuazione dell´agenda per la gioventù, la pace e la sicurezza, gli investimenti nell´istruzione, l´empowerment e le opportunità di lavoro renderanno loro gli attori delle nostre società. Come esempio del nostro investimento nei giovani, in connessione con l´Agenda delle Nazioni Unite, abbiamo recentemente lanciato il programma "Responsabilità per proteggere nelle scuole", finalizzato a divulgare agli studenti delle scuole superiori il concetto e gli strumenti della Responsabilità di Proteggere (R2P) - il cui gruppo di amici italiani co-presiede quest´anno - per farli conoscere fin da giovani con la promozione e il rispetto dei diritti umani e con i principi di pace, rispetto delle differenze e dialogo tra le culture.
In secondo luogo, sulle persone con disabilità, l´Italia conferma il suo forte impegno a garantire il pieno godimento dei loro diritti umani. Attribuiamo un premio particolarmente elevato alle disabilità mentali e intellettuali: mentre quest´anno celebriamo il 40 ° anniversario della cosiddetta "Legge Basaglia" - che ha permesso all´Italia di essere il primo Paese al mondo ad abolire gli ospedali psichiatrici, aprendo la strada per processi simili da svelare in tutto il mondo - siamo orgogliosi di continuare a perseguire il nostro impegno in questo campo, dopo aver presentato, tra l´altro, qui alle Nazioni Unite lo scorso dicembre il progetto "Teatro Patologico" che abilita le persone con disabilità mentali e intellettuali attraverso le loro coinvolgimento in spettacoli teatrali, rendendoli attori delle proprie decisioni e contribuendo in modo critico alla realizzazione della CRPD.
Per concludere, vorrei ricordare che è con questo patrimonio di conquiste e impegni, e con il fermo obiettivo di contribuire a raggiungere una vera e propria connessione tra il godimento dei diritti umani e il raggiungimento dello sviluppo socio-economico nel quadro del 2030 Ordine del giorno in cui abbiamo presentato la nostra candidatura al Consiglio per i diritti umani per il periodo 2019-21, fiduciosi che svolgeremo il nostro dovere nel migliore interesse e rappresentanza della comunità internazionale nel suo complesso".




Fonte: Redazione