Italia e Giappone verso politiche più coordinate nei Paesi Terzi

31-01-2018 11:32 -

GD - Roma, 31 gen. 18 - Sembrava dover essere l´occasione per festeggiare il successo delle centinaia di eventi organizzati in Italia e in Giappone nel 150.mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. E invece il simposio Italia - Giappone, organizzato dall´Istituto giapponese di cultura e dalla Fondazione Italia-Giappone, ha rivelato la forte volontà di un ulteriore approfondimento dei rapporti tra i due Paesi, che potrebbero presto decidere di spingersi a coordinare le loro politiche per sfruttarne la complementarietà ed anche operare insieme, sui piani economico e finanziario, in Paesi terzi dell´Asia e dell´Africa.
Questa la "svolta" che hanno fatto intravvedere i diplomatici - tra i quali il segretario generale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Elisabetta Belloni, e l´ambasciatore giapponese a Roma Keiichi Katakami - e manager dei due Paesi.
Gli interventi - centrati sulle relazioni politiche, economiche, della cultura e della ricerca, della scienza e tecnologia - hanno dato l´immagine di due Paesi che, geograficamente lontani, sembrano ora aver imboccato la strada di una migliore conoscenza.
Strategico, in proposito, è il turismo. Gli Italiani che si recano in Giappone hanno superato nel 2015 il "muro" dei 100.000, e nel 2016 sono stati 120.000. Un numero che il governo giapponese spera di far salire ulteriormente entro il 2020, quando in Giappone si svolgeranno i giochi Olimpici, e poi per il 2025, quando Osaka - che è gemellata con Milano - conta di ospitare l´Expo. Per i giapponesi l´Italia è il terzo paesi più visitato d´Europa, dopo Francia e Spagna.
La sintonia tra Italia e Giappone sul piano politico e i loro contributi per la stabilità sembra dover essere valorizzata ulteriormente dall´entrata in vigore, nel 2019, dell´accordo strategico di partenariato tra l´Unione Europea e il Giappone, per il cui raggiungimento l´Italia si è adoperata attivamente in ambito Ue. Italia e Giappone potranno trarne vantaggi sul piano economico bilaterale, collaborando sempre più profondamente nei settori dell´innovazione, design e ricerca, ma anche, sfruttando la complementarità delle loro economie, con iniziative congiunte in paesi terzi.
Senza dimenticare mai, nei rapporti tra i due Paesi, l´importanza della cultura: non è un caso che se le relazioni bilaterale datano dal 1866 i rapporti culturali tra Italia e Giappone risalgono al Cinquecento.
I lavori del convegno sono stati introdotti dal direttore dell´Istituto giapponese di cultura Masuo Nishibayashi e dal presidente della Fondazione Italia Giapponese, amb. Umberto Vattani, e vi hanno partecipato tra gli altri anche il copresidente dell´Italy-Japan Business Group Mauro Moretti e il presidente della Camera di commercio e industria giapponese in Italia Hideo Minato.



Fonte: Carlo REBECCHI