"La Madonna Esterházy" di Raffaello da Budapest a Roma

29-01-2018 13:16 -

GD - Roma - 29 gen. 18 - Dal 31 gennaio all´8 aprile 2018 le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, nella sede di Palazzo Barberini, dedicano a "La Madonna Esterházy" di Raffaello una mostra curata da Cinzia Ammannato.
In occasione del prestito (concesso dal 27 gennaio al 9 aprile) della celebre "Fornarina" per la mostra Raffaello e l´eco del mito, in programma all´Accademia Carrara di Bergamo (27 gennaio - 6 maggio 2018), viene presentata al pubblico una delle opere più interessanti e significative della produzione raffaellesca, grazie a una politica di scambi incrociati con musei italiani e stranieri, promossa dalle Gallerie.
"La Madonna Esterházy" di Raffaello è una tavola di pioppo di piccole dimensioni (cm 29 x 21,5), proveniente dallo Szépművészeti Múzeum di Budapest, il Museo Nazionale di Belle Arti ungherese, dipinta intorno al 1508, tra la fine del periodo fiorentino e l´inizio di quello romano. In quell´anno, cruciale per l´arte dell´Occidente, si aprivano i cantieri per le decorazioni del nuovo Vaticano: la volta della Cappella Sistina e le stanze degli appartamenti papali.
Il confronto con il disegno conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi - qui rappresentato con una riproduzione in grande formato - mette in evidenzaa il momento di passaggio intellettuale dell´artista dal mondo fiorentino a quello romano. Nel disegno, infatti, il fondale presenta un partito tipicamente fiorentino fatto di colline e alberi. Si tratta di un primo stato, diverso da quello finale su tavola, dove si vedono invece rovine antiche di sapore romano, nelle quali si sono voluti riconoscere i resti del Tempio di Vespasiano e della Torre dei Conti nel Foro Romano. Insomma, elementi dell´antico che rimandano a Roma.
Non è chiara la committenza: una scritta sul retro, non più visibile, riconduceva a Elisabetta, madre di Maria Teresa d´Asburgo, e a un dono dell´opera da parte di Clemente XI Albani.
La tavoletta rientra in una serie di quadri di Raffaello che legano bene fra loro, come la "Madonna del Baldacchino" in Palazzo Pitti a Firenze e la "Sacra Famiglia Canigiani" della Alte Pinakothek di Monaco. Nulla è casuale in quelle opere strettamente connesse, nonostante le rispettive diverse scale di grandezza. Riflettono ricerche tanto coerenti da poterle datare con buona approssimazione in un circoscritto giro di mesi dell´intensissima vita dell´autore.
La tavola viene esposta accanto a una riproduzione in grande del correlato disegno preparatorio e ad altre tre opere provenienti dalle Gallerie Nazionali, simili per formato e ambiente.
Apertura mostra: 31 gennaio - 8 aprile 2018
www.barberinicorsini.org

di Gianfranco Nitti
giornalista dell´Associazione Stampa Estera




Fonte: Gianfranco Nitti