Gentiloni proporrà alle Camere invio di militari italiani in Niger spostandoli dall´Iraq

24-12-2017 12:29 -

GD - Roma, 24 dic. 17 - Il Governo italiano, dopo aver attivato la sua prima ambasciata in Niger, avamposto affidato al coraggioso e bravo diplomatico Marco Prencipe, ora pensa di mandare nel Paese del Centro Africa anche un contingente di militari. "Proporrò al Parlamento di inviare i nostri militari in Niger. L´Italia ha l´obiettivo di costruire dialogo, amicizia e pace nel Mediterraneo e nel mondo", ha infatti detto Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio dei Ministri, nel suo intervento di saluto all´equipaggio della nave "Etna" che opera nell´ambito di Eunavfor Med "Operazione Sophia".
Gentiloni ha poi sottolineato che "il 2017 è stato l´anno della sconfitta militare del Daesh, che non controlla più un territorio come Stato. L´Italia con i suoi 1400 militari è la seconda forza in Iraq. Ora che Mosul è stata liberata, ci sono le condizioni perché il nostro contributo in Iraq diventi un sostegno al consolidamento di quel Paese".
Sulla scelta di inviare i nostri militari in Niger, Gentiloni ha affermato: "Noi tuteliamo il nostro interesse nazionale e lo facciamo sempre in amicizia con gli altri Paesi, mai in contrapposizione. Il compito dei nostri militari non è mai stato quello di trovarsi un nemico. Noi vogliamo costruire dialogo, amicizia e pace nel Mediterraneo e nel mondo".
Il presidente del Consiglio ha inoltre detto: "Dobbiamo continuare a lavorare concentrando l´attenzione e le energie sul mix della minaccia del traffico di essere umano e il terrorismo nel Sahel. Per questo, una parte delle forze in Iraq verrà dispiegata nei prossimi mesi in Niger, è questa la proposta che il governo farà al Parlamento per una missione per sconfiggere il traffico di essere umani e il terrorismo", che prende le mosse anche dal Niger.
Gentiloni ha poi ringraziato i militari della missione Eunavfor Sophia: "Il Paese vi è riconoscente. Abbiamo inferto duri colpi ai trafficanti di esseri umani, più di quelli che avremmo immaginato. L´ammiraglio Credendino sta anche formando il personale delle autorità libiche, per un maggiore controllo dei propri confini e per sconfiggere i trafficanti di esseri umani. Dobbiamo anche migliorare la situazione di quegli esseri umani che in Libia vivono in condizioni inaccettabili. L´Italia è in prima linea per sconfiggere i trafficanti di esseri umani e per scopi umanitari. Dalla Libia abbiamo anche creato corridoi umanitari".
Il premier ha proseguito dicendo che "siamo fieri che l´Italia sia riconosciuta come il Paese più generoso, più pronto a salvare vite umane. Juncker dice che l´Italia ha salvato l´onore dell´Europa. Noi ne siamo orgogliosi. Contemporaneamente lavoriamo per sconfiggere la schiavitù dei tempi moderni. La missione Sophia ha già identificato 130 trafficanti di esseri umani".
"L´Italia", ha concluso Gentiloni, "svolge un ruolo fondamentale nella lotta al terrorismo. Ci siamo mossi fino al lontano Afghanistan per rispondere all´attacco più grave che l´Occidente subì circa 20 anni fa. In Iraq con 1400 militari siamo, dopo gli Stati Uniti, la seconda forza sul campo. L´obiettivo di sconfiggere Daesh militarmente è stato raggiunto con il contributo dell´Italia. Questo non significa che la minaccia terroristica sia scomparsa".


Fonte: Redazione